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Venerdindie | 26 gennaio 2024, 15:30

VenerdIndie - Colzani, il fresco talento che piace alle playlist di Spotify: "Amo le canzoni sincere"

Il nuovo singolo, scritto insieme alla genovese Martina Vinci, è già di diritto nei suggerimenti d'ascolto della piattoforma di streaming: "Mi sono perso nella musica e spero di non trovare l’uscita"

VenerdIndie - Colzani, il fresco talento che piace alle playlist di Spotify: "Amo le canzoni sincere"

Ha iniziato a pubblicare le sue canzoni da quattro anni, e da allora nulla sembra arrestarlo: Roberto Colzani, in arte semplicemente Colzani, ha talento e tante idee in testa. Il suo ultimo singolo 'Ma tu adesso dormi', pubblicato insieme alla genovese Martina Vinci, ha convinto immediatamente la piattaforma di streaming Spotify, che lo ha inserito nelle playlist 'Scuola indie' e 'Indie triste' a pochi giorni dall'uscita. E non è neanche la prima volta: anche il singolo uscito lo scorso settembre ha conquistato le medesime playlist, oltre a comparire anche in 'Indie Italia'. "Mi sono perso nella musica e spero di non trovare l’uscita" scrive nella sua breve biografia social, ed entrando nel labirinto di emozione che riesce a creare con la sua voce e le sue sonorità, fa venir voglia di rimanere insieme a lui ad esplorare i mondi creati grazie al suo talento. 

Quando hai iniziato ad avvicinarti alla musica? 

“Sono sempre stato appassionato, ma dalla seconda superiore ho iniziato a fare ‘sul serio’: alcuni miei compagni di classe suonavano la chitarra, io da solo facevo già un po’ di casino a casa con il beatbox, e con loro si è accesa dentro di me la scintilla. A casa avevo una chitarra di mio fratello maggiore, la classica chitarra sgangherata di cartone che ho preso e ho iniziato a provare a suonare qualcosa. Da lì ho cominciato a costruire piano piano il mondo che avevo dentro, prima nella musica e poi anche con la voce che ho provato a usare nel migliore dei modi. Mi faceva stare molto bene suonare, prima in camera come fanno tanti all’inizio, in modo timido, poi ho iniziato a suonare anche con gli amici di scuola e pian piano anche nei locali. Grazie a qualche contatto ho iniziato a cantare e suonare cover e pezzi miei in giro, finché non è davvero subentrato il bisogno di scrivere quello che avevo dentro. Il primo singolo l’ho pubblicato neanche troppo tempo fa, era il 2020”.

C’è qualche artista che è stato importante nel tuo percorso di crescita? 

“Tra gli italiani sicuramente Zucchero, lo ascoltavano sempre i miei genitori. Erano appassionati di musica americana e inglese, ma per lui hanno sempre fatto un’eccezione: lo sentivo proprio nell’aria di casa. Mi è sempre piaciuto il suo folk e la sua personalità tipica emiliana, e il fatto che cantasse in inglese ogni tanto era una marcia in più. Anche io sono appassionato di musica anglosassone, ho anche dei pezzi in inglese che non ho ancora pubblicato e sono sempre indeciso se proseguire il mio percorso solamente in italiano o no. Tra gli americani e inglesi ci sono tanti artisti del mondo pop folk che mi piacciono, come Lumineers e Lewis Capaldi. In particolare con quest’ultimo sono anche stato in contatto prima che diventasse una star internazionale, mi piace tanto la sua voce. In generale amo le atmosfere intime, vere, cantate da voci altrettanto vere e che trasmettono in modo genuino quello che si ha dentro”. 

Parlando di voci che trasmettono emozioni c’è l’ultimo singolo ‘Ma tu adesso dormi’ che hai pubblicato insieme a Martina Vinci, un’artista genovese, che tocca veramente il cuore pur essendo molto orecchiabile. Come è nata questa collaborazione? 

“Abito in Brianza, in una sorta di finta campagna. Ci siamo trovati un giorno d’estate qui da me, avevo un po’ di bozze scritte in quello che chiamo fake english, che sono melodie con frasi un po’ buttate lì. A Martina sono piaciute molto, le abbiamo così raddrizzate e cambiate, cercando nuove melodie in alcuni punti, aggiungendo strofe. Abbiamo poi iniziato a parlare, a raccontarci a vicenda quello che provavamo. La canzone parla un po’ del costruire una relazione, e abbiamo provato a mettere insieme le nostre esperienze: ci siamo dentro anche noi, con le nostre angosce legate al vivere certe situazioni e certe relazioni in maniera un po’ superficiale, senza pensare troppo al fatto che si possa costruire davvero impegnandosi in un certo modo, magari anche facendo dei sacrifici, attendendo e rimanendo anche quella volta in più, provando a capire l’altra persone, che è la cosa fondamentale. Il brano è nato dalle nostre esperienze, io e Martina ci vogliamo molto bene ed è un lavoro molto genuino. Siamo contenti perché ci sono arrivati tanti commenti di persone che hanno percepito la sincerità di questo pezzo”. 

 

Ci sono progetti futuri di cui vuoi anticipare? 

“C’è tanta roba che bolle in pentola ma anche tanta confusione. Devo dare un po’ una forma al tutto, mi piace fare tantissimo ma poi devo mettere giù per bene. Quest’anno vorrei e dovrei riuscire a pubblicare il mio primo EP, che per varie vicissitudini è rimasto fermo. Lo stile sarà sempre il pop folk: sto cercando di definire il mio suono sia a livello di produzione sia di melodie. Ci saranno anche nuove collaborazioni con altri artisti, alcune sono già in fase di rifinitura. Per quanto riguarda i live, sto costruendo una band che mi accompagnerà per portare in giro il mio progetto, speriamo ovunque in Italia. Per rimanere aggiornati bisogna seguirmi sui social, per scoprire tutto quello che succederà”.

Chiara Orsetti e Isabella Rizzitano

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