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Politica | 03 febbraio 2024, 14:54

Diminuzione delle richieste in RSA, i dubbi di Cristina Lodi (Azione): “Impossibile nella città più anziana d’Italia”

“I dati forniti dall’assessora Rosso parlano di calo di ingressi e non viene menzionata la lista d’attesa. O il Comune ha ridotto i contributi economici per l’inserimento degli anziani nelle strutture oppure non pubblicizza abbastanza questa misura di aiuto per le famiglie genovesi in difficoltà”

Diminuzione delle richieste in RSA, i dubbi di Cristina Lodi (Azione): “Impossibile nella città più anziana d’Italia”

Sul tema degli inserimenti nelle strutture per anziani e sulle relative compartecipazioni e liste di attesa si esprime la consigliera comunale di Azione Cristina Lodi, dopo aver presentato un’interrogazione scritta a inizio gennaio e aver ricevuto risposta da parte dall’assessorato ai Servizi Sociali, Famiglia e Disabilità. 

"Un mese fa ho presentato un’interrogazione per avere dati chiari in merito agli inserimenti nelle strutture per anziani – dichiara la capogruppo del Gruppo Misto Lodi – nel dettaglio ho chiesto il numero di persone in lista di attesa per l'ottenimento della compartecipazione sociale alla retta da parte dell'amministrazione comunale per l'inserimento in struttura per anziani, quante fossero in totale le compartecipazioni alle rette del comune in atto nel 2023 e nel 2022 e quante risorse fossero state investite negli ultimi due anni in questo settore. 

Dalla risposta ricevuta dall’assessore Rosso emergono dati preoccupanti: nel 2022 hanno beneficiato del contributo messo a disposizione del Comune 705 persone anziane, di cui 201 nuovi ingressi, con una spesa complessiva pari a € 3.496.000; nel 2023 hanno beneficiato del contributo 699 persone anziane, di cui 163 nuovi ingressi, con una spesa complessiva di € 4.163.715. Nessuna risposta in merito alle liste di attesa per l’ottenimento della compartecipazione.

Come è possibile che nella città più anziana d’Italia, gli anziani con la compartecipazione da parte del Comune inseriti in struttura siano diminuiti, a fronte di un aumento delle risorse a bilancio impiegate a causa dell’aumento delle rette per le crisi economiche ed energetiche? È reale credere che non ci sia nessun anziano in lista di attesa per l’ottenimento? O forse è un dato che il Comune non vuole dare?

In tutta onestà, parlando quotidianamente con famiglie che hanno grandi difficoltà economiche a gestire gli anziani, faccio fatica a pensare che non ci siano persone in lista di attesa e che le richieste siano addirittura diminuite. La compartecipazione economica alle rette in strutture residenziali per anziani da parte del Comune di Genova è fondamentale per permettere alle persone di essere accudite in modo appropriato quando necessario e per sollevare le famiglie dal peso del costo totale della retta stessa.

Questo mi porta a due riflessioni: o il Comune ha ridotto i contributi economici per l’inserimento degli anziani nelle strutture oppure non pubblicizza abbastanza questa misura di aiuto per le famiglie genovesi in difficoltà. Ricordo che degli 80 milioni destinati al sociale, solo 7 milioni sono impegnati sulle politiche a favore della terza età. Il tutto nella città con il più alto numero di anziani come Genova".  

Redazione


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