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Cultura | 06 febbraio 2024, 18:34

Lo spettacolo teatrale su Fantozzi “debutta” nei reparti di chemioterapia

Il progetto è stato lanciato dalla Regione Liguria e dal Teatro Nazionale e ha coinvolto l’ospedale San Martino di Genova

Lo spettacolo teatrale su Fantozzi “debutta” nei reparti di chemioterapia

Lo spettacolo teatrale 'Fantozzi. Una Tragedia', in scena al Teatro Nazionale di Genova fino all'11 febbraio, ha inaugurato il suo debutto in un contesto insolito e toccante: la sala di somministrazione della chemioterapia dell'ospedale San Martino. Questa iniziativa, denominata 'prima diffusa', è stata promossa congiuntamente dalla Regione Liguria e dal Teatro Nazionale di Genova, con l'obiettivo di coinvolgere lavoratori e pazienti di ospedali, RSA, carceri e Rems.

Il progetto, curato da Jessica Nicolini, coordinatrice delle politiche culturali della Regione Liguria, mira a offrire un momento di spensieratezza e riflessione attraverso i celebri personaggi creati da Paolo Villaggio, tra cui il noto ragioniere Fantozzi. Lo spettacolo sarà diffuso in oltre 50 strutture assistenziali che hanno già fatto richiesta per il video, consentendo a un vasto pubblico di partecipare a questa iniziativa unica.

"Portare l'arte, in questo caso il teatro, anche nei luoghi in cui c'è sofferenza, dolore e necessità di cure, è importante - commenta l'assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola -. Intanto perché la medicina non è fatta solo di farmaci, interventi chirurgici e visite, ma anche di cura della parte psichica e più intima della persona. E se durante le terapie si ha la possibilità di ascoltare un'opera o di vedere uno spettacolo di prosa, si allieta l'animo delle persone e si migliora il processo di cura. Mutuando le parole di Fantozzi, portato in scena grazie a una brillante intuizione di Davide Livermore, si potrebbe dire 'come è umano' perché anche questa, di fatto, è umanizzazione delle cure".

"La cultura è un diritto di tutti - evidenzia Nicolini -, partendo da questo presupposto abbiamo deciso di diffondere i nostri spettacoli nei luoghi dove ci sono persone che non possono andare a teatro: negli ospedali, nelle carceri e nelle residenze sanitarie assistenziali. Un modo per regalare un momento di conforto grazie all'arte"

Redazione

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