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Venerdindie | 23 febbraio 2024, 15:30

VenerdIndie - I mitici anni Cinquanta (ri)suonano coi Fishbones: “Così vi facciamo ballare”

Trascinatori e coinvolgenti, Gianluca Manganaro, Alessio Catalano, Valentina Rosasco e Valerio Guglielmini sono i veri portavoce del genere in tutta la regione e non solo

VenerdIndie - I mitici anni Cinquanta (ri)suonano coi Fishbones: “Così vi facciamo ballare”

Se dici Rockabilly a Genova e dintorni, non puoi non pensare ai Fishbones.

Negli ultimi anni Gianluca Manganaro, frontman della band, e compagni (le formazioni si sono alternate nel tempo fino ad arrivare all’attuale con Alessio Catalano alla chitarra, Valentina Rosasco al contrabbasso e Valerio Guglielmini alla batteria) sono stati capaci di diventare i portavoce del genere in tutta la regione e non solo.

Sonorità e stile che si rifanno agli anni ’50 americani, i Fishbones nei loro concerti sono dei veri e propri trascinatori e fanno scatenare il pubblico tanto che non mancano anche ballerini decisi a lanciarsi in vere e proprie coreografie di rock acrobatico.

Un successo costruito giorno per giorno che li ha portati a condividere il palco con band italiane e internazionali del genere e non solo come i Firebirds, band Rockabilly di Bristol conosciuta in tutto il mondo, o ancora gli americani Ray Gelato and the Giants e i Rezurex; ancora, Zibba e gli Almalibre, Selton e Tonino Carotone.

Abbiamo fatto loro qualche domanda per conoscerli meglio.

 

Raccontateci un po’, qual è la storia dei Fishbones fino a qui.

Siamo nati nell’estate del 2007 con la volontà di riportare alla luce i grandi Anni Cinquanta attraverso la musica che li ha contraddistinti, il Rock ‘n’ Roll, e soprattutto lo stile a esso strettamente collegato, il Rockabilly. Nel corso degli anni il gruppo è maturato e si è sviluppato fino a raggiungere la line-up attuale: Gianluca alla voce, Alessio alla chitarra, Valentina al contrabbasso e Valerio alla batteria.

 

Lo stile Rockabilly si rifà agli anni Cinquanta e ha sonorità che bene lo caratterizzano, dove nasce la passione per il genere?

 

Tutto nasce dalla passione di Alessio per il genere Rockabilly: sognava di suonare in una band Fifties e ha iniziato a reclutare adepti che avessero la stessa passione o che quantomeno vedessero la musica come lui.

 

Ci sono artisti che, più di altri, vi hanno influenzato o ispirato particolarmente?

 

Il nostro stile musicale varia dal Rockabilly classico al Teddy Boy, dal Neo-Rockabilly a pezzi più commerciali riarrangiati in chiave Anni Cinquanta. Il sound coniuga lo stile ‘50s anche con influenze di altri generi, come Funk, Ska, Punk Rock, Reggae e Swing. Un suono moderno, ideale per eventi, feste, sagre e un po di sana ‘caciara’ e divertimento. 

Tra gli artisti che più di altri ci hanno ispirato ci sono sicuramente gli Stray Cats, Gene Vincent, Jerry Lee Lewis e Renato Carosone.

 

 

Avete lavorato e continuate a farlo anche a brani inediti, raccontateci un po’ il vostro processo creativo.

Fondamentalmente partiamo in due modi, o da un riff o da un testo e si costruisce il resto, non c’è una regola precisa, va sempre all’ispirazione del momento cercando comunque di restare nei binari individuati per l’EP o il contesto desiderato.
Altro grandissimo lavoro poi è fatto sui suoni per far si che ci sia una forte correlazione tra il suono individuato e il messaggio espresso nel testo che ha sempre una certa rilevanza al contrario di ciò che avveniva spesso all’epoca.

 

Cosa state preparando per il prossimo futuro? A quando un disco di inediti?

Quest’estate dovrebbe uscire il nostro EP! Sarà il secondo della nostra storia e darà una bella sterzata rispetto al passato, ci saranno suoni molto molto diversi rispetto a quelli che la gente è abituata a sentire e saranno accompagnati da un lavoro ancora più grande: i video!
L’idea in breve è quella di accompagnare ogni brano a un video e farne uscire uno a cadenza mensile. Speriamo di riuscirci

Siete molto attivi sulla scena genovese, com’è la città rispetto alla musica live a un genere come il vostro?

 

La scena genovese è storicamente complessa, ma grazie al nostro genere riusciamo a ritagliarci una nicchia abbastanza solida sfruttando l’intercambiabilità dei nostri suoni e soprattutto dei volumi. Chi è del mestiere sa a cosa ci riferiamo.
In generale, dopo il periodo della pandemia c’è stata una grande ripresa anche se le lenta, comunque non abbiamo mai smesso di credere nella nostra amata città che ancora oggi ci toglie grandi soddisfazioni come questo weekend di live che ci aspetta, certo, si può far sempre di più ma cerchiamo di non far troppo i ‘mugugnosi’.

 

Stasera, venerdì 23 febbraio, e domani, sabato 24 febbraio, i Fishbones saranno in concerto da Ravatti - Pizza Slerfe e Gotti (via XII Ottobre, 184) e al Lousiana Jazz Club (via di San Sebastiano 36R).

Isabella Rizzitano e Chiara Orsetti

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