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Politica | 02 marzo 2024, 16:25

Alberi in città, Cristina Lodi (Azione): "Abbattimenti indiscriminati, richiesto il piano comunale delle manutenzioni"

La consigliera comunale capogruppo del Gruppo Misto: "La gestione del patrimonio verde deve essere seguita da assessorato, Municipi e avere il parere della Consulta del Verde"

Alberi in città, Cristina Lodi (Azione): "Abbattimenti indiscriminati, richiesto il piano comunale delle manutenzioni"

Sul tema del verde e del patrimonio arboreo cittadino si esprime la consigliera comunale di Azione, capogruppo del Gruppo Misto, Cristina Lodi, a seguito dell’interrogazione sui piani di intervento previsti dall’amministrazione in merito allo stato di salute delle piante ad alto fusto in città. "Ho presentato un’interrogazione per conoscere il piano comunale della manutenzione del patrimonio arboreo cittadino e il relativo cronoprogramma per l’anno 2024 – dichiara la consigliera Lodi – vista l’ennesima notizia di abbattimenti indiscriminati senza alcuna informazione e dimostrazione di urgenza.   

Alla mia interrogazione ha risposto l’Assessorato alle Manutenzioni, Decoro Urbano e Centri Storici, affermando che la situazione della staticità degli alberi a Genova è grave, in particolare per gli alberi stradali, in cui si rileva il 15% di situazioni critiche e che necessitano di urgenti interventi di sostituzione attraverso la progettazione di reimpianto di viali interi o tratti omogenei. Secondo l’assessore Avvenente, la cura degli alberi avviene in modo costante e continuo (i cronoprogrammi sono cadenzati con le stagioni, d’inverno si pota, in estate si irriga etc.) in tutte le aree verdi attraverso valutazioni di stabilità e potature quando necessario. Il bilancio arboreo o la copertura verde (calcolata di oltre il 70% per la superficie del Comune di Genova) viene calcolata (visti i tempi degli alberi) ogni 5 anni (mandato del Sindaco) e il censimento delle aree urbanizzate ha riguardato la fine del primo mandato (2022) e servirà come termine di confronto per un primo bilancio (i dati relativi ai precedenti mandati erano incompleti). In conclusione, si dichiara che i piani di potatura saranno concordati con i Municipi come da programmazione annuale Aster.

Dalla risposta alla mia interrogazione la situazione degli alberi a Genova risulta allarmante. La risposta rimanda agli uffici tecnici senza esprimere il rispetto per il bene comune che ci si aspetta da un assessore, tra l'altro in un momento in cui l'amministrazione ha deciso di dotarsi del Piano del verde. Vogliamo ricordare che l'enorme importanza della conservazione e cura del patrimonio arboreo cittadino, ovvero di un bene della collettività dotato di valori ambientali, sociali ed economici, fondamentale per il mantenimento dell'ecosistema urbano, dovrebbe condurre gli amministratori a considerare le decisioni di abbattimenti con la massima oculatezza, ponderazione e soprattutto trasparenza nei confronti dei cittadini.

In questo periodo stiamo assistendo a tagli indiscriminati di alberi, sempre accompagnati da valutazioni di urgenza redatte da Aster senza valutazioni peritali idonee, decise da Aster medesima a suo insindacabile giudizio, in assenza di comunicazione (come nel caso del pino di Castelletto) o dandone notizia tre giorni prima (è di oggi il caso dei cedri di scalinata Borghese), senza che vi sia alcuna possibilità di capire l'effettiva urgenza, effettuare controperizie, valutare soluzioni alternative e/o pianificare per tempo interventi di nuova piantumazione propedeutici ai futuri espianti. 

L'asserito 15% di criticità delle alberature urbane stradali è un dato generico, non geolocalizzato e non dimostrato, che viene assunto criticamente e senza portare elementi peritali non essendo disponibile al pubblico il censimento delle alberature stesse e dello stato fitopatologico e statico. 

Si fa notare inoltre che il bilancio arboreo non va confuso con la superficie complessiva delle aree verdi, che comprendono molte aree non alberate, e che la percentuale di copertura verde del 70% è riferito all'intero territorio comunale e non alla città costruita: considerato che si hanno effetti significativi di riduzione della temperatura dell’ ambiente a una distanza di non più di 100 mt tra aree alberate ed abitazioni è facile capire come gli abbattimenti nelle aree centrali possano danneggiare il microclima e come quindi le scelte relative debbano essere attentamente ponderate.

Ritengo dunque che la programmazione annuale della gestione del patrimonio verde esistente, oggi affidata alla sola Aster, debba essere preceduta dalle opportune valutazioni con l'assessorato, i Municipi, e dal parere consultivo della Consulta del Verde, cui è demandato l'informazione e l'aggiornamento della popolazione cittadina sulle tematiche inerenti al verde".

Redazione


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