Le elezioni europee si intrecciano con le dinamiche amministrative locali, e non solo per la data condivisa dei prossimi 8 e 9 giugno.
I movimenti interni al centrodestra vedrebbero i partiti di governo a caccia di consensi nelle ultime settimane anche tra le amministrazioni locali che, per tradizione e dinamiche territoriali, nella maggior parte dei casi prediligono la ‘maglia’ delle liste civiche lasciando da parte i simboli nazionali. In particolare pare che Forza Italia stia guardando in casa dei civici liguri per radunare il voto in vista delle elezioni europee, circostanza che vedrebbe coinvolto anche il governatore Giovanni Toti.
“I movimenti civici hanno una funzione civica di sindacato territoriale e rappresentanza dei territori, alle europee concorrono i partiti nazionali - ha risposto in merito il presidente, a margine del consiglio regionale - all’interno delle tante forze civiche di questa regione, rappresentate dalla mia lista e dalle liste dei tanti sindaci, mi sembra che ci sia un orientamento comune, e lo vedo dalle candidature che si stanno ventilando, di sostenere i partiti che a loro volta sostengono le nostre amministrazioni qui, quell’area di governo fatta da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati scegliendo le personalità più rilevanti del territorio o i partiti con cui si ha maggiore affinità. Se un sindaco vota Forza Italia, come sono felice se vota Lega, Fratelli d’Italia o Noi Moderati. Trovo che sia coerente, non esclusiva ma coerente”.
“Io sono per un’alleanza che veda il Partito Popolare presente e numericamente corposo all’interno del parlamento europeo, mi auguro che anche i conservatori possano farne parte - ha concluso Toti in chiave coalizioni europee - se il candidato alla presidenza della commissione sarà Ursula von der Leyen lo decideranno a Bruxelles e nelle capitali europee, ma è un candidato che mi vede d’accordo”.