"Ho chiesto all'assessore alla Sanità Gratarola di dirci se hanno intenzione di approvare o no il piano di risanamento dell'azienda di servizi pubblici alla persona Sant'Antonio di Sassello, l'unico centro che dà prestazioni sociosanitarie su quel territorio nell'entroterra. Siamo preoccupati perché è l'unica risposta per gli anziani di quel luogo e perché dobbiamo garantire la massima qualità in senso infrastrutturale e dei servizi".
Lo ha detto il consigliere regionale di Azione, Pippo Rossetti, dopo le due interrogazioni presentate in aula sull'ospedale Sant'Antonio di Sassello.
La richiesta è quella di sapere i tempi di approvazione del Piano di Risanamento e se Regione Liguria voglia impegnare risorse per investire nell'ospedale, aumentando i servizi sociali e i posti letto convenzionati.
"Il piano richiede investimenti sui muri, sulle attività, sul personale e anche sulle attrezzature - spiega il consigliere di opposizione -. L'assessore ha detto che risponderanno entro 60 giorni e che c'è già un'ipotesi per fare scambi di immobili con la stessa azienda in modo da consentire di fare degli investimenti".
"Monitoreremo: la Asl deve mettere a disposizione più soldi per mettere in accreditamento, e quindi pagare rette, per più anziani dentro alla struttura" conclude Rossetti.
L’assessore alla sanità Angelo Gratarola, nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale, ha risposto che "il Piano di risanamento è stato acquisito il 4 marzo scorso e che le direzioni dei dipartimenti regionali competenti stanno provvedendo alla predisposizione di una delibera con i risultati delle verifiche e che la scadenza sarà il 3 maggio prossimo, fatta salva l’eventuale sospensione del termine se siano necessari ulteriori chiarimenti".
L’assessore ha aggiunto che "la Regione non effettua investimenti diretti a favore della ASP di Sassello, ma che nel prossimo programma triennale del Fondo strategico sarà inserito il finanziamento per l’acquisto del Museo Perrando di Sassello, che è di proprietà della Asp di Sassello".
Rispetto alla seconda interrogazione Gratarola ha aggiunto che "l’ospedale Sant’Antonio necessita di adeguamenti strutturali per consentire l’ampliamento delle attività di Residenza aperta e poter attivare anche posti letto come rsa e che nel novembre 2022 è stato destinato un budget all’ospedale per una ristrutturazione che permetta di raggiungere i requisiti richiesti per l’accreditamento come rsa".