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Attualità | 16 aprile 2024, 08:00

Nuovo romanzo per Manuel Bova, la star dei social con l'innato amore per la scrittura: "Così mi calo nei panni di una donna"

Domani, 17 aprile, l'autore presenterà 'Un millimetro di meraviglia' alla Feltrinelli di via Ceccardi. "Con questo lavoro ho voluto mettermi alla prova. Genova è sempre in quello che scrivo"

Nuovo romanzo per Manuel Bova, la star dei social con l'innato amore per la scrittura: "Così mi calo nei panni di una donna"

A volte il destino sa essere davvero fantasioso. Lo sa bene Nina, la protagonista del romanzo ‘Un millimetro di meraviglia’, disponibile in libreria da oggi, martedì 16 aprile, che vedrà la sua vita cambiare e prendere una piega inaspettata; lo sa bene Manuel Bova, l’autore di questa nuova uscita letteraria, che con le sue mille sfaccettature riesce, ancora una volta, a stupire i lettori e a mostrare un nuovo aspetto di sé. 

Sembrano passati secoli dal lockdown quando, ognuno a modo nostro, abbiamo cercato di ingannare l’attesa di un ritorno alla normalità: c’è chi lo ha fatto cucinando e imparando a impastare, chi ha ripreso hobby e passioni abbandonati da tempo, e chi, come Bova, ha creato una community su Facebook che oggi conta più di novantamila follower dove raccontava con ironia le proprie avventure in numerosi post, che hanno poi dato vita al primo libro, ‘Diario di un isolato’, che ha rappresentato un po’ l’inizio di una nuova avventura. Come se non fosse abbastanza essere ingegnere e gestire uno studio di pilates, Manuel ha deciso di investire il tutto e per tutto nella sua più grande passione: la scrittura. 

Dopo l’ironia e tanti traguardi raggiunti fuori e dentro il web, nel 2023 è uscito il suo ‘primo’ romanzo, intitolato ‘Al mare non importa’, accolto con entusiasmo dai lettori e capace di conquistare per settimane il primo posto nei libri più venduti alla Feltrinelli di Genova. A distanza di un anno, l’autore genovese ritorna con un nuovo libro, edito da Sperling & Kupfer, e lo fa stravolgendo ancora una volta tutto quello a cui ci aveva abituato fino a oggi. 

‘Un millimetro di meraviglia’ è un romanzo difficile per me. Parla di Nina, la protagonista, e lo fa dal punto di vista di una donna, e questo mi ha messo davanti a delle sfide abbastanza complicate. Si tratta di tre storie che si intrecciano, in realtà: Nina ogni tanto cede la parola a una persona anziana che sta scrivendo un diario per chiedere scusa a qualcuno; e ogni tanto la cede a un assassino che conosciamo nel momento in cui sta uccidendo. Il libro alterna queste tre storie, saltando da una all’altra, finché non si avvitano in una storia unica” spiega l’autore, che abbiamo incontrato per farci raccontare qualche anticipazione del suo nuovo lavoro. “Volevo mettermi alla prova. Sono molto affezionato ad ‘Al mare non importa’, al punto che avevo anche paura di ricadere in quelle trame e quelle dinamiche. Così ho pensato di cambiare tutto e di provare a fare qualcosa di più serio, più nero, per vedere cosa ne sarebbe uscito”.  

Ma quanto è stato complicato calarsi nei panni di una donna?  “È stato difficilissimo. Nina ha un approccio simile a Massimo (il protagonista di ‘Al mare non importa’), e non si poteva non considerare questo aspetto. Le ho dato la capacità di vedere più sfumature, più colori, di essere più verticale sulle proprie emozioni. Ha un fidanzato, con cui ha un rapporto incasinato, dei genitori assenti per motivi diversi, non le piacciono i bambini e questo fa sì che gli altri la vedano in modo un po’ strano, come avviene alle donne che hanno questa posizione. Ho cercato di raccontare una donna credibile, non perfetta. Ma reale”.

Anche questa volta il romanzo è ambientato nella nella nostra città: “Nina è genovese, e scopriremo che  in realtà si intreccia con ‘Al mare non importa’. Massimo compare nel nuovo libro in un modo particolare: se non lo hai letto non te ne accorgi, ma chi lo ha letto capisce subito che si tratta di una vecchia conoscenza”.

Il legame si nota anche dalla copertina, anche questa frutto della fantasia di Andrea Modugno, creatore di entrambe le immagini: “Fa tutto parte di un processo editoriale. Al di là di tutto, ci tengo che queste storie siano sempre ambientate a Genova, perché è bello parlare di una città che conosci, immaginare una strada dove effettivamente ci sono una chiesa o un macellaio quando stai descrivendo. Sono fortemente legato a questa città, anche se è un rapporto di amore e odio, come forse è giusto che sia”.  

Proprio Genova ospiterà la presentazione del romanzo: domani, mercoledì 17 aprile, alle ore 18, alla Feltrinelli di via Ceccardi l’autore dialogherà con Sabrina De Bastiani, Gisella De Nicolò e Paolo Asta. Proprio durante le presentazioni del suo precedente libro, Manuel ha intrecciato rapporti che ancora oggi ricorda con piacere: “Una volta ho chiesto di moderarmi a una presentazione a una giornalista della Voce di Genova che avevo appena conosciuto, e lei c’è venuta volentieri” afferma l’autore sorridendo. “Scherzi a parte, il bello di questi momenti è che si creano relazioni: non amicizie in cui ti senti ogni giorno o vai a cena insieme, ma persone con cui rimani in contatto e che permettono di conoscere realtà nuove: gestori di librerie, editori, autori che ganno un percorso simile al mio, e questo è veramente interessante per me”.  

A proposito di autori, c’è qualche genovese con cui Manuel Bova vorrebbe provare a scrivere un romanzo a quattro mani? “Non ho un autore di riferimento, ho persone che fanno un percorso social simile al mio. Conosco Manuela Monaco e Alberto Bruzzone, che avevo citato anche nella scorsa intervista e che nel frattempo è anche direttore della Voce di Genova, ma non so se saremmo in grado di fare qualcosa insieme. Scrivere tocca corde emotive molto profonde e quando ti trovi a farlo insieme a qualcuno ti trovi anche a discutere. Poi da quel tipo di conflitto nasce qualcosa, il famoso ‘rattellare’ alla genovese ti da modo di crescere, basta trovare sempre la forza di mediare. Mi rendo conto che come tipo di approccio al lavoro sono molto solitario, però ci proverei, quello sì”

E pensare che tutto è partito da un social network… “Sono arrivato a scrivere libri grazie alla mia pagina Facebook Manuel Bova autore. È molto seguita e per questo ha attirato l’interesse di un editore e da lì sono nati anche i libri. Scrivere poi è sempre stato il mio sogno, darei tutto indietro per vivere solo di scrittura, per quanto sia difficile in questo paese”.

Difficile, come sempre quando si cerca di realizzare qualcosa di grande, e passo passo Manuel Bova sembra seguire la strada giusta: “Ho ricevuto tanti commenti positivi al primo libro, ci speravo, ma non me l’aspettavo. Non te lo aspetti mai, perché per me era tutto nuovo e non sapevo cosa sarebbe successo, né come comportarmi e come reagire. La maggior parte dei commenti che ho ricevuto è stata molto positiva e questo ti incoraggia, ti dà forza e alimenta l’entusiasmo, è stato proprio un portarmi a scrivere qualcos’altro”. E speriamo che questa voglia di fare continui a rimanere viva, fino al prossimo romanzo... e a quelli dopo ancora. 

Chiara Orsetti

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