Carabinieri forestali sulle tracce del lupo, presenza aumentata in Liguria. Il bilancio dell'attività ambientale 2024

Sono state 39 in tutto il 2024 le identificazioni e le denunce per roghi, in maggioranza colposi ma anche con episodi di dolo, in Liguria, oltre 20mila le attività di controllo, che hanno portato a 760 reati emersi, più di 150 sequestri e più di mille sanzioni per un ammontare di 1milione e 200 mila euro.
Sono i numeri del bilancio dell'attività dei Carabinieri del nucleo forestale della Liguria nel corso dell'anno che si è appena concluso, un impegno multidisciplinare che va dalla salvaguardia dell’ambiente alla tutela del patrimonio naturale, passando per la difesa del territorio, la repressione degli illeciti sulla gestione dei rifiuti e la realizzazione di discariche abusive, alla lotta agli inquinamenti, il contrasto degli incendi boschivi e la tutela della biodiversità.
Nelle sale dell'Acquario di Genova i militari del nucleo forestale, nato nel 2016 dall'accorpamento nazionale delle funzioni del personale del Corpo forestale dello Stato, hanno presentato il report dell'attività svolta nei boschi e nelle foreste liguri, che comprende il monitoraggio di emergenze come quella della peste suina africana, la raccolta di dati che sono destinati poi all'analisi scientifica, ma  anche la partecipazione alla sorveglianza su uno dei temi principali del momento: la presenza del lupo.
"Diciamo che per quanto riguarda la verifica della presenza sul territorio ligure - spiega il colonnello Carlo Chiavacci, comandante del nucleo dei carabinieri forestali della Liguria - partecipiamo ad un programma europeo per il rilevamento: vengono effettuati controlli e rilievi che saranno poi oggetto di studio da parte di organi scientifici competenti".
"La presenza del lupo è in via evidente aumentata - sottolinea il colonnello - come risulta evidente dal numero di segnalazioni che arrivano, oltre che da testimonianze di cittadini o rilevamenti fotografici e video, è cresciuta sui nostri territori negli ultimi anni".
Verifiche e controlli, che sono in parte anche dovuti alla moltitudine di segnalazioni degli ultimi mesi, un tam tam quotidiano che corre via social. E arriva agli organi competenti.
L’attività dei reparti ha riguardato anche la repressione del fenomeno di maltrattamento degli animali, nei confronti del quale si registra però - spiegano i carabinieri forestali - "una sempre maggiore sensibilità da parte dei cittadini", ma anche dei fenomeni legati al bracconaggio e agli illeciti venatori. "Per questa tipologia di servizi - sottolineano ancora i militari - un importante contributo è stato quello dell’Unità Cinofila Antiveleno “Liguria” specializzata per il rinvenimento dei bocconi avvelenati".
Tornando al tema del lupo, anche l'esemplare selvatico per eccellenza e la sua presenza in Liguria non è esente dal fenomeno del bracconaggio. "Attività in materia ne facciamo, anche se non sono stati rilevati fenomeni particolari di episodi di bracconaggio nei confronti del lupo, come invece avviene in altre zone d'Italia".
Alcune indagini in questo campo sono state effettuate, trasmesse all'autorità giudiziaria e agli enti competenti. Un paio sarebbero gli accertamenti in corso, oggetto di indagini sulle quali non vengono diffusi dettagli.
In capo ai carabinieri forestali poi ci sono anche attività tecniche, come il monitoraggio forestale ad alta specializzazione, legate a fenomeni come quello del cambiamento climatico, per monitorare le qualità boschive sulla base di accordi internazionali e rivolte a criticità ambientali che riguardano il patrimonio del territorio.