Sindacati, parti datoriali, Federlogistica e Federazione Autotrasportatori Italiani si sono dati appuntamento oggi alla Camera di Commercio di Genova per fare il punto sulla rivoluzione dell’intelligenza artificiale nel mondo della logistica e dei trasporti.
Nella Sala del Bergamasco di via Garibaldi i vertici nazionali dei sindacati coinvolti si sono confrontati al convegno dal titolo ‘Il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro e l’impatto dell’IA sulle professioni logistiche’, tra nuove opportunità date dall’intelligenza artificiale e possibili conseguenze dell’innovazione tecnologica sui dati occupazionali.
A portare il saluto delle istituzioni è stato Alessio Piana, Consigliere Delegato allo Sviluppo Economico Regione Liguria. “L’intelligenza artificiale e la digitalizzazione della logistica rappresentano il futuro dell’attività portuale che va accompagnato tenendo conto delle esigenze di formazione, la complementarietà dei lavoratori e la sicurezza negli ambienti di lavoro - ha detto Piana a margine dell’incontro - siamo fiduciosi che da questo dibattito possano nascere spunti positivi e una propensione a fare in modo che questo strumento di tecnologia non si sostituisca ai lavoratori, ma sia un’opportunità per le persone che devono rimanere al centro del processo di crescita. Bisogna fare in modo che le persone vengano formate e impegnate in contesti differenti rispetto a quelli che possono essere governati dall’intelligenza artificiale. L’uomo deve essere sempre al centro del processo di crescita. Le tecnologie devono essere governate e non subite, sono certo che ci sarà la volontà di traguardare questi obiettivi dalla parte datoriale e dai sindacati”.
“Le opportunità sono enormi, Genova è una città in grande trasformazione che ha messo al centro il tema delle infrastrutture e significa mettere al centro la logistica - ha aggiunto il vice sindaco facente funzioni di Genova, Pietro Piciocchi - stiamo lavorando molto, ci sono molte potenzialità e opportunità rispetto alla questione dell’automazione, abbiamo un ecosistema di aziende che penso possa trovare in Valpolcevera la propria sede naturale. Si parla di Genova capitale del dato, abbiamo molte aziende che stanno lavorando sul tema dell’intelligenza artificiale e che possono andare a supporto della logistica. Su questo vedo un ambito di sviluppo molto importante della nostra città. Dobbiamo mettere al centro la dignità della logistica, troppo spesso nel dibattito cittadino viene vista in contrapposizione all’industria, ad altre attività economiche e alla rigenerazione urbana dei quartieri e dei territori. Non è così che funziona nel 2025. La logistica può dare opportunità di collaborazione con l’industria, può essere volano di rigenerazione urbana. La stiamo mettendo al centro della nuova pianificazione urbanistica, domani approveremo le linee del nuovo piano regolatore. In una nuova logica di programmazione integrata con uno sguardo rivolto a tutta la città, non più l’approccio passivo dell’individuazione dei singoli siti dove fare logistica, ma una visione integrata che esprime il progetto della città legato allo sviluppo e alle infrastrutture”.
Tra i promotori dell’incontro, il presidente nazionale di Federlogistica Davide Falteri, che ha puntato sulla tecnologia come strumento per aumentare la produttività senza gravare sui lavoratori: “Tutti i sistemi di e-commerce prendono in considerazione algoritmi basati sull’intelligenza artificiale che impattano anche sul contratto di lavoro, averne preso atto in un documento ci mette nella condizione di poterlo gestire. Le imprese devono conoscere questo strumento e confrontarsi con i sindacati. L’intelligenza artificiale può essere un vantaggio come un problema, dipende da come è utilizzata. Il fatto di prendere consapevolezza che esiste e di determinarne le regole ci permette di scrivere che cosa vogliamo che non sia. Se ci lasciamo guidare dall’intelligenza artificiale possiamo avere dei problemi, se la usiamo per ridurre i tempi e ottimizzare i processi allora possiamo migliorare le condizioni di lavoro, la sicurezza e le prestazioni del lavoratore. Tutto questo deve stare in equilibrio, bisogna evitare che l’intelligenza artificiale si sostituisca ai lavoratori. L’utilizzo degli algoritmi creerà ulteriori opportunità dal punto di vista della logistica, abbiamo un porto di Genova che lavora con un nastro operativo che non è nelle 24 ore come molti porti del Nord Europa. Questo è l’anno della digitalizzazione e ci sono sistemi che permettono al mondo delle imprese e alla filiera di dialogare con i porti per prenotare l’arrivo e la partenza delle merci. Gli algoritmi devono mettere a sistema la filiera, dialogare con le piattaforme pubbliche e avviare una nastro operativo sulle 24 ore, un aumento di produttività a discapito di nessuno”.
Per Carlotta Caponi, Segretario Nazionale Federazione Autotrasportatori Italiani, invece, “l’intelligenza artificiale è un tema dirompente, sicuramente ha alleggerito il lavoro ma nel tempo potrebbe creare una riduzione dei posti di lavoro. Sul contratto siamo intervenuti non solo sulla parte economica, ma anche per i diritti e la normativa. Consegniamo agli imprenditori e ai lavoratori un lavoro ammodernato, più fruibile e più al passo con i tempi”.
Michele De Rose, Segretario Nazionale FILT CGIL, ha invece sottolineato come l’avvento delle nuove tecnologie possa portare a una riduzione dei posti di lavoro: “In questo rinnovo contrattuale abbiamo trattato in modo puntuale l’impatto che l’innovazione tecnologica ha in questo settore. I processi sono cambiati nell’organizzazione del lavoro e dipendono dall’algoritmo, ora con l’intelligenza artificiale c’è stata un’ulteriore accelerazione. Ci chiediamo che effetto avrà l’impatto tecnologico sull’elemento occupazionale. Pensiamo che in ogni rivoluzione del processo industriale ci sarà un impatto significativo, avremo problemi occupazionali, all’interno del contratto abbiamo modulato una serie di figure professionali che potessero rispondere alle esigenze delle imprese rispetto all’organizzazione del lavoro tramite l’intelligenza artificiale. Pensiamo che ci sarà un saldo del lavoro negativo, non si recupera il gap che si crea con l’intelligenza artificiale. Il primo magazzino di Amazon in Italia, a Piacenza, aveva circa tremila addetti, l’ultimo circa 1.500. Capiamo che tipo di situazione si può sviluppare. Noi proveremo ad articolare una serie di professioni necessarie nei nuovi processi per rispondere con una specializzazione più ampia delle maestranze. Serviranno persone con una cultura digitale molto alta e una specializzazione specifica”.
Infine, Maurizio Diamante, Segretario Nazionale FIT CISL, e Marco Odone, Segretario Nazionale UILTRASPORTI, hanno incentrato i loro interventi sul tema della sicurezza.
“L’intelligenza artificiale sta prepotentemente entrando nel mondo della logistica e dei trasporti - ha detto Diamante - nell’autotrasporto verrà utilizzata soprattutto in tema sicurezza, tutti i giorni ci sono incidenti e molte vittime. L’intelligenza artificiale servirà per alleviare la fatica degli autisti. Uno degli aspetti che riguarda questo comparto è proprio la carenza di autisti, si va sempre ad abbattere il costo del lavoro a discapito della sicurezza e anche l’introduzione delle tecnologie sarà collegata a un lavoro comune tra governo, associazione datoriali e sindacati”.
“L’intelligenza artificiale sta sconvolgendo tutti i nostri settori, il contratto nazionale deve prevedere anche questo sapendo che c’è la necessità di nuove figure professionali che utilizzino le nuove strumentazioni a supporto dei lavoratori - ha aggiunto Odone - diminuirà il lavoro in alcuni settori e aumenterà in altri, dobbiamo conciliare questo cambiamento che avverrà. L’intelligenza artificiale aiuterà per la sicurezza dei lavoratori in particolare nell’autotrasporto con tutti i supporti di sicurezza stradale e con i dispositivi di ausilio all’autista. Ma il suo aumento farà diminuire la necessità di presenza umana. Sul contratto abbiamo portato un aumento sufficiente per la mancanza di potere d’acquisto dei salari con questa inflazione. La rivoluzione è già cominciata, ha un’accelerazione tale da ipotizzare i primi cambiamenti nel giro di due anni”.