Regione Liguria ha varato anche per l’estate 2025 il Piano Caldo, il sistema di protezione e prevenzione contro i rischi legati alle ondate di calore che, con i cambiamenti climatici, diventano sempre più frequenti e pericolose. Un’azione coordinata che vede coinvolti Regione, ASL, Comuni e il mondo del Terzo Settore, con un’attenzione particolare verso chi è più vulnerabile.
Il cuore del Piano è la capacità di agire in anticipo: il Sistema operativo nazionale, coordinato dal Ministero della Salute e dal Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie, lavora in sinergia con il Dipartimento di Epidemiologia della Asl Roma 1 per monitorare quotidianamente il rischio climatico. Genova, come tutti i capoluoghi di Regione e i Comuni sopra i 200 mila abitanti, è sotto osservazione continua. Con il giallo si entra in preallerta, con arancione e rosso scatta l’allerta vera e propria.
“Abbiamo previsto azioni mirate per prevenire e ridurre i rischi legati alle ondate di calore, che in Liguria interessano circa 5.500 persone considerate ad alto rischio”, spiega l’assessore regionale alla Sanità e ai Servizi sociali Massimo Nicolò. Si tratta soprattutto di anziani, persone fragili o con patologie croniche, per i quali anche pochi gradi in più possono rappresentare un pericolo concreto.
“Sta già iniziando a fare molto caldo, dobbiamo dare ai cittadini liguri la possibilità di comprendere come difendersi dal caldo, quali sono le modalità per andare incontro a un minor rischio di colpi di calore, soprattutto per le tante persone anziane e fragili che sono le più esposte - ha aggiunto l’assessore Nicolò durante la presentazione nella sala trasparenza di Regione Liguria - oggi presentiamo le varie iniziative delle ASL che non sono solo buoni consigli di stili di vita, ma anche iniziative di infermieri ci comunità e di famiglia, centri di ascolto e di comunicazione che hanno l’obiettivo di diffondere le migliori modalità per difendersi dai colpi di calore per evitare che persone anziane o fragili debbano rivolgersi a medici o pronto soccorso. Vogliamo prevenire queste situazioni. I colpi di calore possono manifestarsi in tante modalità. Le novità sono nella parte di comunicazione, entrano in gioco gli infermieri di famiglia, le associazioni del terzo settore, i volontari. Oltre alle azioni che abbiamo messo in campo nell’ambito del sociale”.
In tutta la regione circola un vademecum con le principali raccomandazioni: bere spesso, seguire un’alimentazione leggera, evitare alcolici e bevande gassate, limitare l’esposizione al sole nelle ore più calde, scegliere abiti leggeri e naturali, e monitorare eventuali modifiche delle terapie con il medico curante.
Alle residenze per anziani è rivolta un’attenzione particolare. “In condizioni di rischio - spiega Ernesto Palummeri, responsabile per Regione Liguria del centro per la prevenzione delle ondate di calore - vengono diramati avvisi a tutte le strutture sanitarie, sociosanitarie e sociali, invitandole ad adottare misure adeguate”.
Si potenziano anche i servizi domiciliari: il programma ‘Meglio a casa’ garantisce per 30 giorni il supporto di un assistente familiare a chi viene dimesso dall’ospedale, mentre nei casi più critici viene raccomandato di sospendere le dimissioni se il paziente non è assistibile a domicilio. Inoltre, la ASL 3 ha predisposto posti per ricoveri temporanei in RSA per soggetti fragili, fino a dieci giorni, in caso di bollettini arancione o rosso.
Non solo ospedali e RSA. Sul territorio opera una rete capillare fatta di custodi sociali e maggiordomi di quartiere, attivi tutto l’anno e potenziati in estate: supportano le persone fragili con piccole commissioni quotidiane, aiutandole a ridurre i rischi legati al caldo. “L’obiettivo principale - sottolinea Andrea Rivano, responsabile regionale del progetto - è supportare concretamente anziani e persone fragili, prevenendo situazioni di rischio grazie a un welfare di prossimità che combina monitoraggio, assistenza e orientamento ai servizi”. Il progetto, coordinato dalla Cooperativa Agorà, coinvolge 24 enti del Terzo Settore e una vasta rete di associazioni liguri. Il numero verde 800 593235 è attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20.
Sul fronte della prevenzione, le ASL hanno organizzato iniziative specifiche. La ASL 3 mette a disposizione la rete dei suoi 26 ambulatori infermieristici, dove si possono controllare i parametri vitali gratuitamente, e promuove colloqui personalizzati per diffondere buone abitudini di vita. La ASL 5, dal 13 al 28 giugno, ha organizzato incontri sul territorio dell’estremo Levante ligure per informare la popolazione sui comportamenti corretti da adottare durante le ondate di calore.
Infine, in caso di emergenza e di rischio elevato, è previsto anche un avviso per i Comuni, con la raccomandazione di sospendere i lavori all’aperto nei cantieri stradali, nell’edilizia e in agricoltura.