Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rilasciato il via libera formale al progetto per la costruzione della funivia tra la Stazione Marittima di Genova e Forte Begato, nota anche come 'funivia del Lagaccio'. La comunicazione ufficiale, datata 6 maggio, è stata resa pubblica solo nelle ultime ore.
La lettera del Ministero è indirizzata alla Direzione di Area Progettazione e Pianificazione Territoriale del Comune di Genova e, per conoscenza, all’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa). Il documento porta la firma del direttore generale Angelo Mautone e del direttore della Divisione 4, Giorgio Pizzi.
Secondo quanto riportato, la Commissione di Sicurezza ha rilevato, nella seduta del 5 maggio, la necessità di "approfondimenti progressivi anche con verifiche sulle parti di impianto realizzate", specificando però che il Comune è autorizzato ad "avviare le attività propedeutiche e le lavorazioni iniziali per la realizzazione del sistema di trasporto".
Il progetto ha superato così l’ultimo passaggio tecnico richiesto a livello centrale e il responsabile unico del procedimento per il Comune di Genova è l’architetto Giacomo Gallarati. La realizzazione dell'opera è affidata al raggruppamento temporaneo di imprese composto da Doppelmayr Italia e Collini Lavori.
La decisione del Ministero arriva in un contesto politico delicato: durante la recente campagna elettorale, l’opera è stata oggetto di forti critiche e ha suscitato posizioni contrarie da parte di diverse forze politiche. Attualmente, la nuova amministrazione guidata dalla giunta Salis sta valutando le possibili opzioni, anche alla luce del finanziamento previsto di 40,5 milioni di euro e del ricorso pendente al TAR, che sarà discusso a dicembre.
Tra le ipotesi in esame figura la realizzazione del solo secondo lotto dell’opera, con un eventuale dirottamento dei fondi del primo lotto verso interventi di riqualificazione urbana nel quartiere Lagaccio. La posizione ufficiale del Comune è attesa nei prossimi giorni, mentre il Ministero resta in attesa di indicazioni formali da parte dell’amministrazione cittadina.














