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Attualità | 19 giugno 2025, 18:25

Saluto fascista in aula il Giorno della Memoria, "il fatto non sussiste": assolti tre ex consiglieri di Cogoleto

Valeria Amadei (Fdi), Francesco Biamonti (Lega) e Mauro Siri (indipendente) avevano giustificato il gesto come un equivoco. Il pm aveva chiesto l’assoluzione per uno e pene lievi per gli altri due

Saluto fascista in aula il Giorno della Memoria, "il fatto non sussiste": assolti tre ex consiglieri di Cogoleto

Sono stati assolti con formula piena, "perché il fatto non sussiste", i tre ex consiglieri comunali di Cogoleto finiti sotto processo per aver compiuto il saluto fascista durante una votazione in aula il 27 gennaio 2021, Giorno della Memoria. Si tratta di Mauro Siri (indipendente), Valeria Amadei (Fratelli d’Italia) e Francesco Biamonti (Lega), che avevano sostenuto fin dall’inizio di essere stati fraintesi: "Abbiamo sempre votato così", avevano dichiarato, parlando di un semplice gesto frainteso.

La Procura aveva comunque valutato la vicenda: il pubblico ministero Francesco Cardona Albini aveva chiesto l’assoluzione per Siri e tre mesi di reclusione per Amadei e Biamonti. Alla fine, però, il tribunale ha deciso per l’assoluzione completa per tutti e tre.

Il gesto aveva suscitato un’ondata di indignazione pubblica e la reazione del sindaco Paolo Bruzzone, che sui social aveva espresso il proprio sdegno. Ne erano seguite l’acquisizione dei video della seduta da parte delle forze dell’ordine, l’audizione del primo cittadino e dell’operatore video, e persino l’avvio di un procedimento istruttorio in prefettura, sollecitato dalle opposizioni in consiglio regionale.

I tre consiglieri, nel frattempo, avevano effettuato una donazione da mille euro ciascuno all’ospedale Gaslini, ma avevano ribadito la loro innocenza. Siri e Biamonti si erano anche dimessi dalle cariche politiche.

Soddisfatti i legali degli imputati: "Ha prevalso la giustizia con la G maiuscola – ha dichiarato l’avvocato Giacomo Gardella, difensore di Amadei e Biamonti insieme al collega Mauro Frigerio – rispetto al processo mediatico e al tribunale del popolo a cui erano stati sottoposti".
"Il mio assistito è sempre stato antifascista – ha detto l’avvocato Alessandro Sola, legale di Siri –. Per lui oggi si chiude un incubo durato oltre tre anni. Lo stesso pm ha riconosciuto che non vi erano prove a suo carico".

Redazione

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