La Sampdoria e il mondo del calcio piangono la scomparsa, all’età di 84 anni, di Sergio Viganò. Figura iconica nel mondo del calcio, Viganò è stato per anni il massaggiatore della Sampdoria più vincente di sempre, nonché una presenza fondamentale nello storico trionfo del club genovese: lo scudetto del 1991. Per i calciatori della “Sampd’oro” era semplicemente “Viga”. Per i tifosi – e non solo – era invece “il Mago”, un appellativo che non amava particolarmente: "Io ho studiato", ricordava ogni qualvolta veniva chiamato così.
Legato profondamente a tutta la squadra campione d'Italia, Viganò - originario di Lu Monferrato , nell'alessandrino- ha sempre avuto un rapporto speciale con Roberto Mancini: "Fu Gianfranco Matteoli a portarlo da me quando ero all’Alessandria – le sue parole riportate dal club blucerchiato a proposito del legame tra i due – Strutturalmente era grosso, Bersellini gli faceva fare sempre i gradoni e lui soffriva ai quadricipiti: iniziò così questo rapporto che mi ha permesso di vincere alla Samp e in ogni altra tappa al seguito del Mancio". Un legame, quello con “Bobby gol”, che lo ha portato anche a vivere nuove esperienze professionali in club di primo piano come Lazio, Inter e Manchester City.
"Alla moglie e alla famiglia le più sentite condoglianze da parte della società", il messaggio di cordoglio della società blucerchiata.













