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Attualità | 14 agosto 2025, 15:13

Allarme inquinamento a Genova, la denuncia dell’Associazione Medici per l’Ambiente: “Da gennaio a luglio superati i limiti di biossido di azoto per più di due mesi”

Registrati picchi nelle zone tra Sampierdarena e il porto. Colpa di traffico, ondate di calore e stagnazione dell’aria: “Chiediamo interventi urgenti per tutelare la salute dei cittadini”

Allarme inquinamento a Genova, la denuncia dell’Associazione Medici per l’Ambiente: “Da gennaio a luglio superati i limiti di biossido di azoto per più di due mesi”

A Genova la qualità dell’aria è ormai una minaccia concreta per la salute dei cittadini”: a dare l’allarme è l’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Genova), che in una lettera inviata agli assessori comunali all’Ambiente Silvia Pericu, alla Mobilità Emilio Robotti e al Welfare Cristina Lodi parla di livelli di “grave allarme per la salute”. Al centro della preoccupazione ci sono i valori di biossido di azoto (NO₂), che superano di gran lunga sia i limiti europei sia le soglie considerate sicure dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Negli ultimi giorni la situazione si è aggravata ulteriormente a causa di condizioni climatiche eccezionali: alta pressione, ondate di calore e stagnazione dell’aria hanno creato l’ambiente ideale per l’accumulo di inquinanti. A peggiorare il quadro ha contribuito l’ingorgo prolungato della scorsa domenica, il 10 agosto, tra Sampierdarena, San Teodoro e le banchine degli imbarchi dei traghetti nella zona del porto: le centraline ARPAL e i rilevamenti dell’Eco Istituto Genova hanno registrato picchi preoccupanti.

Le misurazioni degli inquinanti, raccolte dalla Rete delle Associazioni, avevano da tempo evidenziato una situazione di emergenza sanitaria, comunicata sia alla precedente che all’attuale amministrazione, con richieste mirate su traffico, accesso alle banchine e orari dei traghetti. Dopo la riunione di mercoledì 13 agosto, il Comune ha disposto nuove aperture e estensioni orarie, cercando di rispondere a queste esigenze operative e ridurre i rischi per la popolazione.

La lettera, firmata da Bruno Piotti, accompagna un rapporto di monitoraggio nazionale degli inquinanti, condotto dall’inizio del 2025 da ISDE Italia, che copre 26 città e 17 regioni italiane, basandosi sui dati raccolti dalle centraline. L’ultimo aggiornamento, relativo a fine luglio 2025, è consultabile sul sito isdenews.it.

A differenza di altre città italiane, dove l’ozono rappresenta il principale problema, a Genova secondo il documento l’inquinante più pericoloso è il biossido di azoto. Il capoluogo ligure si colloca tra le prime quattro monitorate, insieme a Napoli, Palermo e Messina, per numero di superamenti giornalieri del limite, una situazione accentuata dall’insieme del traffico stradale e navale tipico delle città portuali.

La centralina di corso Europa ha registrato 65 giorni di superamento del valore limite di 50 µg/m³ per il biossido di azoto da gennaio a fine luglio 2025: oltre tre volte il massimo consentito dalla Direttiva europea 2881/2024, fissato a 18 giorni l’anno. Va inoltre sottolineato che lo stesso limite europeo è comunque superiore ai 25 µg/m³ ritenuti dall’OMS nocivi per la salute.

Il biossido di azoto, indicatore diretto dell’inquinamento da traffico e combustione, è collegato a problemi respiratori, peggioramento dell’asma e aumento del rischio cardiovascolare.  ISDE Genova ha dichiarato la propria disponibilità a confrontarsi con i tecnici di ARPAL e ASL 3 per analizzare insieme il rapporto, e auspica che questo monitoraggio diventi uno strumento costante, capace di guidare decisioni informate del Comune e, in ultima analisi, di proteggere la salute pubblica.


 


 

Chiara Orsetti

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