Dal 2003, ogni estate, Annamaria e Mirella Cazzola approdano a Sestri Levante con la precisione di un calendario balneare: due sorelle ottantenni, genovesi della circonvallazione a monte, che hanno trasformato la cabina 15 dei Bagni Liguria e lo stesso appartamento in affitto nella loro formula della felicità estiva.
"Sempre la cabina qui — raccontano ridendo —. Prima venivamo solo un mese, perché viaggiavamo, e poi abbiamo capito che la città in estate è invivibile: calda, con i negozi chiusi e gli amici via. Starei blindata in casa. Così scappiamo qui da inizio giugno a fine stagione".
La loro fedeltà è assoluta: stessa spiaggia, stessa cabina, stesso appartamento, stessi orari: l’unico dettaglio che col tempo si è modificato è la posizione dei lettini: "All’inizio eravamo più indietro, poi siamo andate nel corso del tempo avanti di fila in fila, avvicinandoci così sempre di più alla riva", affermano.
Su Genova non usano mezzi termini: "Rispetto ad altre città è molto più vuota d’estate. E poi da casa nostra vediamo le navi e il porto… ma sono orribili". Sestri, invece, conquista per "la bella spiaggia, la comodità e i tanti negozi — forse troppi ristoranti. Basta fare il carruggio alle nove di sera per rendersene conto".
C’è però un piccolo appunto: "Qui è tutto più caro: il caffè, la frutta", affermano, e intanto la gestrice dei Bagni Liguria, Benedetta Riccomini, incalza: "Tutto è collegato: se la vita costa di più, lo stesso vale per le attività presenti: diventa un riflesso della quotidianità".
E mentre parlano, scambiano battute con il personale, raccontano aneddoti di estati passate. "Qui conosciamo tutti, è un po’ la nostra terza casa" dicono, nel mentre si apprestano a prendere il sole per l'immancabile tintarella dell'anno.
Riccomini, sorride: "Quando arrivano loro, sappiamo che l’estate è davvero iniziata". E a vedere l’energia di Annamaria e Mirella, viene da pensare che, finché ci saranno loro, finirla sarà molto più difficile.














