“Gli atti di intimidazione che i civili hanno subito sono molto gravi. La loro azione indica il fallimento della politica europea. Chiediamo al presiedete e alla giunta di proteggere chi porta avanti un principio di democrazia e solidarietà”.
Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, Stefano Giordano, che questa mattina assieme ai capigruppo dell’opposizione ha presentato l’ordine del giorno a tutela degli attivisti e delle attiviste impegnate nelle missioni umanitarie.
Il riferimento è alla Global Sumud Flotilla, la mobilitazione internazionale che ha visto una folta delegazione partire proprio dal porto di Genova e che, nei giorni precedenti ha raccolto, grazie all’iniziativa di Music For Peace, oltre trecento tonnellate di cibo e generi di prima necessità da portare alla popolazione di Gaza, colpita dal genocidio.
Giordano spiega: “Abbiamo scritto questo ordine del giorno che riassume un percorso che non riguarda solo il nostro Paese, ma che vede coinvolti altri Stati della comunità europea. Dopo la scrittura c’è stata una condivisione immediata con le forze progressiste. Gli atti di intimidazione che i civili hanno subito sono molto gravi e rappresentano il cuore di quella politica che il Movimento 5 Stelle sta cercando di contrastare. È innegabile che quello che sta succedendo a Gaza non nasce oggi, ma sono anni e anni di repressione. Dopo il 7 ottobre il governo italiano ha quintuplicato i commerci di armi con Israele, passando da 30 a oltre 150 milioni di euro: è un coinvolgimento politico che mostra da che parte si vuole stare”.
Secondo il capogruppo M5S, “l’azione dei civili che trasportano medicinali e alimenti è la certificazione del fallimento della politica europea, che non ha mai preso una posizione netta contro Netanyahu, un criminale. Chiediamo al presidente e alla giunta di proteggere chi porta avanti un principio di democrazia e solidarietà. Saremo la prima Regione a farlo: confidiamo che l’aula sappia raccogliere questa occasione, che racchiude l’umanità che spesso la politica dimentica”.
Armando Sanna, capogruppo Pd, parla di un atto necessario per rompere un “silenzio” che dura da troppo tempo: “Domani depositiamo un ordine del giorno che chiede al governo regionale di sollecitare Roma affinché vengano tutelati i volontari. È una goccia nel mare, ma una goccia importantissima per distruggere quel silenzio che ci fa paura. Lo abbiamo dimostrato nelle piazze, con migliaia di persone che hanno chiesto pace. La Regione non può restare immobile”.
Per Selena Candia, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra la scelta è netta: “Noi sappiamo chiaramente da che parte stare. Siamo con l’equipaggio della Global Sumud Flotilla, persone che rischiano la vita per portare beni di prima necessità alla popolazione palestinese. La fame come arma di guerra è condannata dal diritto internazionale. Invece non è chiaro da che parte stia il centrodestra: Meloni non nomina mai Netanyahu, la Lega scherza sulla flotilla, mentre noi diciamo con chiarezza che bisogna fermare Israele anche con il boicottaggio”.
Duro anche Gianni Pastorino (Lista Orlando), che lancia un chiaro monito tratteggiando uno scenario internazionale che presto potrebbe avere una svolta catastrofica: “Quello che succede in Palestina è anticipatore di qualcosa di molto peggiore. Siamo più vicini a una terza guerra mondiale di quanto si pensi. Per questo serve un grande movimento pacifista che rimetta al centro il rispetto del diritto internazionale. L’iniziativa della Global Sumud Flotilla è un atto che va in questa direzione”.
Sul fronte della maggioranza, il presidente Bucci appare intenzionato a sostenere l’atto, ma le divisioni interne restano profonde. “È difficile che l’ordine del giorno passi - ammette Giordano - ma confidiamo che la discussione apra almeno un dibattito politico serio”.
Candia ricorda anche le spaccature interne: “mentre noi proponiamo questo ordine del giorno, Vaccarezza vuole condannare Francesco Albanese per le sue parole”
Dall’opposizione arriva un monito finale: “Ignorare questo ordine del giorno - conclude Sanna - vuol dire ignorare le 50mila persone scese in piazza e i volontari che stanno rischiando la vita. La Regione non perda quest’occasione di schierarsi dalla parte giusta della storia”.














