Sembrano aver sortito effetto, almeno nel proporre una pronta reazione, i tre pugni subiti nello scorso turno dal Genoa. Non basta però la voglia di rifarsi per portare via punti dal “Maradona” di Napoli. Nel penultimo match di giornata, sono gli azzurri a fare propria l'intera posta in palio, col Grifone che può almeno andare alla pausa con la consapevolezza di poter dare fastidio anche ai campioni in carica mettendo in campo la giusta applicazione. Magra consolazione di fronte a una classifica che però vede Vasquez e compagni passare i prossimi quindici giorni come ultimi della classe, senza ancora aver messo a segno una vittoria.
Così, nelle scelte iniziali, Vieira conferma i rumors della vigilia, alla ricerca di compattezza ed equilibrio a larghi tratti mancati contro la Lazio. C'è infatti Norton-Cuffy, coperto da Sabelli, nel tridente di trequarti con Vitinha a sinistra e Malinovskyi leggermente più arretrato, tutti alle spalle di Ekhator con Ellertsson al posto di Martin, vera sorpresa di formazione.
L’inizio è così equilibrato, con qualche timido tentativo da entrambe le parti: Vasquez sfiora il palo da fuori area al 5’, mentre poco dopo Neres costruisce la prima occasione per gli azzurri, servendo Politano, che però alza troppo la mira da buona posizione. I rossoblù col passare dei minuti crescono in personalità e attenzione difensiva, limitando ogni iniziativa offensiva partenopea, trovando anzi, al 33' la rete del vantaggio. Norton-Cuffy semina il panico sulla fascia destra e mette un cross perfetto per Ekhator, colpo di tacco spettacolare per lo 0-1 e gesto tecnico di rara bellezza che vale la terza rete in Serie A della giovane punta cresciuta nel vivaio genoano.
Il Napoli accusa il colpo e fatica a reagire. Addirittura un infortunio a Lobotka costringe Conte a cambiarlo già nella prima frazione con Gilmour, con Leali praticamente inoperoso e solo qualche apprensione per l’ammonizione die Marcandalli, che poi resta negli spogliatoi per Otoa.
Nella ripresa però il Napoli cambia marcia, nonostante perda per infortunio anche Politano per un problema muscolare. Eppure l’ingresso di Spinazzola e De Bruyne dà nuova linfa alla manovra della squadra di Conte che, dopo qualche occasione sporadica, in pochi minuti la ribalta.
Al 58’ arriva al pareggio con un pasticcio della retroguardia genoana che lascia campo ad Anguissa per avventarsi di testa sul pallone crossato da Spinazzola e parzialmente respinto da Vasquez. Al 66' poi Leali salva su Di Lorenzo ma, dopo anche un palo colpito sempre dal capitano azzurro, al 75’ arriva il sorpasso definitivo: Anguissa calcia forte dal limite, l'estremo genovese respinge ma Hojlund è il più lesto sulla ribattuta.
Nel finale la squadra di Vieira non riesce più a rendersi pericolosa contro un Napoli che controlla il gioco e al 90' sfiora addirittura il tris con Lucca che salta Frendrup e impegna Leali in una difficile deviazione in corner.
IL TABELLINO
NAPOLI-GENOA 2-1
Reti: 33' Ekhator (G), 58' Anguissa (N), 75' Hojlund (N)
Napoli (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Beukema, Juan Jesus, Olivera (50' De Bruyne); Anguissa, Lobotka (43' Gilmour), McTominay; Politano (50' Spinazzola), Hojlund (82' Lucca), Neres (82' Gutierrez).
A disposizione: Meret, Ferrante; Elmas, Vergara, Mazzocchi, Marianucci, Ambrosino, Lang.
Allenatore: A. Conte
Genoa (4-4-1-1): Leali; Sabelli (76' Carboni), Marcandalli (46' Otoa), Vasquez, Ellertsson; Norton-Cuffy, Frendrup, Masini, Vitinha (76' Colombo); Malinovskyi (61' Thorsby); Ekhator (61' Ekuban).
A disposizione: Siegrist, Sommariva, Martin, Grønbæk, Onana, Cuenca, Fini, Venturino.
Allenatore: P. Vieira
Arbitro: La Penna














