È in corso oggi, 1 dicembre, e proseguirà domani nel Salone delle Conferenze di BPER Banca, il convegno internazionale “Take opportunities navigating trade tensions”, organizzato da Spediporto, un appuntamento che porta a Genova rappresentanti delle istituzioni, esperti di logistica, leader del mondo economico e delegazioni imprenditoriali provenienti anche dal Sud Est Asiatico. Tra i relatori figurano il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, il Presidente di Regione Liguria Marco Bucci, la Sindaca di Genova Silvia Salis, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Matteo Paroli, la Presidente della Fondazione Polo Nazionale Dimensione Subacquea Roberta Pinotti e, in collegamento, il Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini.
Al centro della due giorni il mutamento degli equilibri geopolitici globali, l’entrata in vigore dei nuovi dazi USA e le strategie per trasformare tensioni commerciali e nuove catene del valore in opportunità per le imprese italiane. Genova e la Liguria, grazie agli strumenti della Zona Logistica Semplificata (ZLS) e della Zona Franca Doganale (ZFD), vengono indicate come uno snodo potenziale per attrarre investimenti internazionali e rafforzare il ruolo del porto nel Mediterraneo.
“Spediporto è, per BPER, un partner strategico e un riferimento importante per tutta la filiera logistica della città - spiega Stefano Bellucci, Responsabile Global Transaction Banking di BPER Banca, che sottolinea come il gruppo, dopo l’ingresso in Liguria, punti a consolidare il proprio ruolo nel sostegno dell’economia locale. “Quando parliamo di logistica, trasporti e commercio internazionale, il ruolo della banca è cruciale. Sosteniamo le imprese con linee di business dedicate agli investimenti nella filiera del trasporto, nelle infrastrutture a terra e nella gestione delle navi. Lo facciamo con un team specializzato in finanza strutturata, che individua la forma di finanziamento più adatta alle aziende, piccole o grandi che siano”.
Accanto al credito, c’è l’intera componente del trade finance, sempre più rilevante in un contesto globale instabile: “Supportiamo imprese esportatrici e importatrici lungo tutta la catena, offrendo strumenti specifici per favorire gli scambi e garantire pagamenti e consegne. Genova è la porta d’ingresso del commercio internazionale in Italia e la sua centralità aumenta in un momento in cui l’export è vitale per l’economia nazionale”.
Bellucci analizza poi il quadro macroeconomico: “L’economia mondiale è sempre più complessa: tensioni geopolitiche, guerre commerciali e dazi stanno cambiando gli equilibri. Gli Stati Uniti hanno introdotto misure che iniziano a impattare sull’export italiano, mentre in Europa Germania e Francia attraversano una fase di rallentamento che ricade sulle nostre filiere, come quella dell’automotive”. La risposta, per le imprese, è diversificare: “I nuovi mercati in crescita - Medio Oriente, Sud Est asiatico, Messico, Brasile - offrono opportunità. Ma diversificare significa ripensare la struttura interna, la gestione delle forniture e l’organizzazione produttiva. È qui che la banca deve fare un passo in più. Il nostro supporto è duale: da un lato una presenza fisica con specialisti estero a fianco del network corporate; dall’altro una consulenza digitale con il portale gratuito bperestero.it, dove le aziende trovano aggiornamenti e strumenti utili. Il nostro obiettivo è accompagnare le imprese italiane nella transizione verso nuovi mercati e nuove filiere globali”.
Il Direttore Generale di Spediporto Giampaolo Botta spiega l’obiettivo della due giorni: “Abbiamo voluto riportare l’attenzione della città su due grandi opportunità: la Zona Logistica Semplificata e la Zona Franca Doganale. Sono strumenti molto tecnici, comprensibili a chi lavora nella logistica, ma quasi sconosciuti ai cittadini. Eppure, in altri Paesi hanno generato sviluppo industriale e occupazione. In Spagna, nel Nord Europa, in Polonia: chi ha investito su questi modelli non ha conosciuto crisi industriale”. Per Botta, è il momento di compiere una scelta strategica: “Oggi abbiamo qui Regione, Comune, Governo, università: vogliamo che chi deve decidere comprenda quanto questi strumenti siano decisivi per la competitività del territorio. E vogliamo che i cittadini capiscano che non parliamo di teorie, ma di leve economiche già utilizzate con successo all’estero”.
Durante il convegno, Spediporto ha portato testimonianze asiatiche come Cina, Vietnam e Hong Kong, per spiegare come questi strumenti siano percepiti dagli investitori internazionali: “Per loro significano semplicità e immediatezza tra decisione e investimento. Se vogliamo riportare Genova nell’agenda economica globale, dobbiamo offrire questa stessa velocità”.
“Al Sud - ricorda Botta - la ZES unica sta producendo benefici concreti: più investimenti industriali, credito d’imposta, procedure snelle, interesse da parte di multinazionali tecnologiche. Lo stesso modello può essere applicato a Genova e nel Nord Ovest. Le condizioni ci sono tutte”. Sulla necessità di spazi vicini alle banchine, Botta chiarisce: “È preferibile, ma non indispensabile. In Polonia le zone speciali sono a centro Paese. La tecnologia oggi consente piena tracciabilità dei mezzi e delle merci, certificazione dei tempi, gestione digitale dei flussi. Non è più un limite essere lontani dal porto”.
Il tassello finale è proprio quello finanziario, che Botta considera non accessorio ma determinante:
“Questi progetti si realizzano solo se c’è un sistema bancario che li sostiene. Le imprese italiane, soprattutto quelle medio-piccole, spesso sono sottocapitalizzate: la finanza deve accompagnarle e aiutarle a trasformare competenze e know-how in crescita. Per questo abbiamo voluto che l’evento si svolgesse in una banca: perché la finanza è parte integrante dello sviluppo della logistica e dell’apertura ai mercati globali”.
















