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Politica | 27 febbraio 2019, 18:00

Depositi costieri, il M5S chiede un consiglio municipale congiunto

Currò: “La questione non può rimanere confinata al solo VII Ponente. Vanno coinvolte Cornigliano e Sampierdarena. Bucci e Signorini vengano a riferire ai cittadini”

Depositi costieri, il M5S chiede un consiglio municipale congiunto

Il consiglio municipale di domani, giovedì 28 febbraio alle ore 14, presso la sede di Voltri del Municipio VII Ponente, è un punto di snodo assai importante, a livello politico e istituzionale, per quanto riguarda la questione dei depositi costieri a Multedo e la loro permanenza o meno nel Ponente a seguito dell’ipotesi di delocalizzazione presso il porto di Pra’.

I gruppi di maggioranza - Partito Democratico, Lista Crivello e A Sinistra - presenteranno, come annunciato nei giorni scorsi, due mozioni e un’interpellanza al sindaco di Genova Marco Bucci, per conoscere la posizione di Tursi e dell’Autorità di Sistema Portuale in merito alla delicata e complessa questione.

Contestualmente, approderà in Municipio la raccolta di firme partita la scorsa settimana, per dire no ai depositi costieri ancora a Ponente. Petizione che, a detta dei gruppi di maggioranza, è a tutela sia della popolazione di Multedo, sia di quella di Pra’, sia dei lavoratori del porto container, sia di quelli che operano presso Carmagnani e Superba.

Le altre ipotesi di dislocamento, come ampiamente riportato dalla stampa, sono due: l’area dell’ex centrale Enel sotto alla Lanterna di Genova e le aree ex Ilva di Cornigliano. Ma, anche in questo caso, c’è la fierissima opposizione da parte dei comitati cittadini. A creare la tempesta perfetta, poi, pure le parole dell’imprenditore Aldo Spinelli che ha affermato, senza troppi giri di parole, che i depositi devono rimanere a Multedo. Vale a dire, la soluzione attuale e quella da sempre più impattante e pericolosa.

In questo quadro che non riguarda più solo il Ponente, il consigliere municipale del Movimento 5 Stelle Massimo Currò propone di ragionare in termini più ampi e, in occasione del consiglio di domani, intende presentare un altro tipo di mozione, d’accordo con i colleghi Fabio Gabutti, Anna Accornero e Paolo Drago. Secondo Currò, “la discussione non può restare dentro al VII Ponente, ma vanno trovate occasioni di confronto anche con gli altri municipi interessati dalle ipotesi. Propongo la convocazione di un consiglio municipale congiunto, con la presenza di Bucci e di Signorini, per capire veramente, di fronte a tutti, quali sono le intenzioni”.

La mozione del M5S ritiene che “i tre scenari indicati dagli organi di stampa rischiano, senza un dibattito e un confronto sul tema con i territori coinvolti, di creare un’ulteriore divisione tra i cittadini e i territori alimentando un malsano campanilismo”.

E ricorda come “a Multedo operano sul territorio, nel mezzo del centro abitato, ben quattro aziende a rischio d’incidente rilevante che trattano sostanze pericolose e tutte vicine poche centinaia di metri l’una dall’altra: Eni, Carmagnani, Superba e Porto Petroli. Inoltre, in seguito all’incidente del 1987, fu immediatamente siglato un protocollo d’intesa tra Provincia, Comune e Regione che impegnava la politica e gli enti locali a dismettere le attività relative ai depositi costieri da quelle aree entro il 1991. Ma sono passati trent’anni e ancora nulla è stato fatto e non è stata ancora definita una nuova area dove destinarli”.

Currò e i colleghi consiglieri fanno anche presente che esiste un Piano Urbanistico Comunale, in vigore, secondo cui “le zone nelle quali oggi operano Carmagnani, Superba e Fondega Sud, sono individuate come ‘distretti di trasformazione’ con ‘l’obiettivo primario di eliminazione delle incompatibilità ambientali e urbanistiche, per ricostituire una continuità di funzioni produttive ed urbane ambientalmente compatibili’. Nonostante questo, da anni l’aria dei quartieri di Multedo, Pegli e Sestri viene periodicamente ammorbata da miasmi riportabili alla movimentazione di prodotti chimici e petrolchimici”.

Fatte tutte queste ragioni, il M5S impegna il consiglio municipale e il presidente Claudio Chiarotti “a promuovere presso gli uffici competenti e i presidenti dei Municipi VI e II un Consiglio Municipale congiunto monotematico sul tema in oggetto. Impegniamo altresì la giunta e il presidente a convocare, al consiglio municipale congiunto, il Sindaco, il presidente dell’Autorità di Sistema del Mare Occidentale, gli assessori comunali di competenza, Regione Liguria nella persona del presidente o degli assessori con delega ai porti”.

Domenica scorsa, ai banchetti di Pegli, sono state raccolte oltre cinquecento firme. In più, i moduli sono stati consegnati ai vari comitati e presso alcuni esercizi commerciali del Ponente. Gli organizzatori si dicono soddisfatti e contano di superare entro domani la cifra di mille adesioni.

Alberto Bruzzone


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