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Attualità | 29 marzo 2019, 13:29

Spediporto, "We Bridge Worlds" assemblea pubblica per raccontare il porto di domani

Lo scalo genovese nei radicali mutamenti del commercio globale, il presidente Pitto: "Il futuro degli spedizionieri si giocherà sulla capacità di trasformarci in service & data providers per la logistica"

Spediporto, "We Bridge Worlds" assemblea pubblica per raccontare il porto di domani

Genova, il suo porto, gli operatori devono partire da una visione rinnovata del nostro ruolo all'interno degli scenari portuali internazionali: questo il tema dell'assemblea pubblica di Spediporto, impegnata a immaginare il ruolo degli spedizionieri del domani.

"In tutto il mondo si sta diffondendo una cultura della portualità votata alla "Trade Connectivity", ovvero di una portualità che è momento essenziale, ma momento, di un processo logistico più complesso ed articolato - si legge in una nota stampa dedicata all'iniziativa-. Per essere vincenti all'interno delle dinamiche evolutive dei mercati, per essere di reale sostegno all'export italiano ed, allo stesso tempo, proporsi quale concreta alternativa ai porti del North Range non vi è alternativa all'aggiornamento infrastrutturale, strade, autostrade, ferrovie, aeroporti ed Information Technology. Non dobbiamo temere l'applicazione di modelli avanzati di KPI,in grado di misurare le nostre performance merci e servizi. Questa è la strada seguita da tutti i porti del Mediterraneo e da quelli che sono cresciuti di più a livello di traffico e di servizi". 

"Volgiamo un concept diverso di portualità che pone al centro la merce e la soddisfazione dei clienti, valorizzando la filiera complessiva dei servizi. Intorno a questi nuovi modelli di "connectivity and performing" deve essere però calato un meccanismo di certificazione del porto. Lavoriamo tutti insieme: operatori, categorie ed amministrazioni ad un Bold Plane ambizioso che valorizzi anche la Valpolcevera convertendola ad attività logistiche 4.0, grazie all'interazione con orto  aeroporto. Abbiamo bisogno di un corridoio portuale dedicato alle merci".

"Il futuro di noi spedizionieri si giocherà sulla nostra capacità di trasformarci in servite & providers della logistica - conclude il presidente di Spediporto -. Lo spedizioniere rappresenta oggi più che mai il ponte che unisce il mondo dell'industria e il mondo del trasporto e della logistica, in grado già oggi di gestire milioni di file data per anno. Secondo i dati dell'Osservatorio Contract Logistic del Politecnico di Milano, il mercato della logistico in Italia vale oggi 43,5 miliardi di euro, con un incremento di 4 miliardi negli ultimi 5 anni. Ma solo il 40% della logistica italiana è terziarizzata; esiste un mercato potenziale (fra in-house e outsourcing) di 110 miliardi di euro. La nostra sfida sarà trasformare i nostri servizi, aggiornandoli ed integrandoli costantemente, trasformarci in alleati dei nostri partner e dei nostri clienti per eliminare i costi legati alle inefficienze e fare emergere il vero valore della logistica".

Redazione

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