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Attualità | 09 settembre 2019, 15:17

Piscina di Voltri, i lavori partono a gennaio del 2020

L’annuncio dato dall’ex assessore Paolo Fanghella, prima di lasciare le sue deleghe ai Lavori Pubblici. Prevista una vasca da 33 metri, mentre l’impianto avrà mille e ottocento posti a sedere. Il cantiere durerà per due anni

Piscina di Voltri, i lavori partono a gennaio del 2020

Il progetto per la riqualificazione della piscina ‘Mameli’ di Voltri va avanti. La gara per l’assegnazione dell’appalto è attualmente in corso e i lavori partiranno a gennaio del prossimo anno.

È l’ultima notizia, molto importante per questo tratto di Ponente, che l’ormai ex assessore comunale ai Lavori Pubblici, Paolo Fanghella, ha comunicato alla cittadinanza, all’interno della lettera con cui ha formalizzato le sue dimissioni al sindaco Marco Bucci, poi diventata pubblica sul suo profilo Facebook.

Fanghella, nel ricordare il suo impegno sui cantieri di tutta la città, si è soffermato in particolare sul Ponente, sua zona di residenza e dove sempre ha operato come rappresentante delle istituzioni, anche come consigliere municipale del VII Ponente prima che come membro della Giunta Comunale.

La riqualificazione della piscina di Voltri è un intervento molto atteso in delegazione, anche perché s’inserisce all’interno di un contesto molto più ampio di recupero del waterfront della zona, che comprende pure l’ex Coproma, prossima a ospitare il nuovo Palazzo della Salute.

La ‘Mameli’, nel suo nuovo assetto, è stata illustrata nei mesi scorsi da Fanghella e da Stefano Anzalone, consigliere comunale con delega allo Sport. L’appalto è di 4,4 milioni di euro, di cui 3,240 provenienti dal Patto per Genova siglato tra la precedente amministrazione del sindaco Marco Doria e l’ex premier Matteo Renzi, mentre la restante parte sarà a carico del Comune di Genova.

“Sarà - ha assicurato Fanghella - un impianto moderno, senza barriere architettoniche, con una vasca di 33 metri e con circa mille e ottocento posti a sedere”. Il bando per la progettazione e l’esecuzione è stato pubblicato sul sito del Comune. L’appalto è suddiviso in lotti e ha un importo complessivo di 3.855.000 euro, di cui: 55.513,87 euro per la progettazione esecutiva, compreso il compenso relativo al coordinatore della sicurezza in fase di progettazione; 3.799.486,13 euro per l’esecuzione dei lavori, comprensivo di 86.044 euro per oneri della sicurezza e 23.792,13 euro per l’esecuzione di lavorazioni in economia, entrambi non soggetti a ribasso.

L’importo sul quale opererà il ribasso è pari a 3.745.163,87 euro (tutte cifre al netto dell’Iva). I lavori saranno realizzati a corpo e il costo per la sola manodopera è stimato in 1.518.240,77 euro. Il termine per la redazione del progetto definitivo è fissato in “60 giorni naturali successivi e continui decorrenti dalla stipulazione del contratto”, come si legge nel bando; mentre il termine per l’esecuzione e la consegna dei lavori è fissato in “730 giorni naturali, successivi e continui decorrenti dalla data del verbale di consegna lavori”.

“Salvo intoppi o ricorsi - si era impegnato Fanghella - ci vorranno circa due anni di lavori, poi si farà un altro bando per la gestione”. “Si tratta di un impianto con una storia importante - aggiungeva Anzalone - soprattutto per chi ama la pallanuoto e servirà a fare del ponente cittadino una zona sempre più attrattiva per il turismo sportivo”.

La ‘Mameli’ fu costruita nel 1954 e chiusa nel 2013, dopo numerosi problemi di gestione e messa in sicurezza legati anche alla presenza di amianto. È stata demolita nei mesi scorsi. Il progetto preliminare complessivo dell’intervento di rifunzionalizzazione (lotto n. 1 e lotto n. 2) risale alla precedente amministrazione, alla data del 30 ottobre 2014. A seguire, la deliberazione della giunta comunale del 7 aprile 2016, con il parere favorevole definitivo al progetto. Poi, lo stanziamento del piano triennale dei lavori pubblici 2016/2018, quindi il Patto per Genova. L’amministrazione Bucci, con Fanghella assessore, è riuscita a chiudere il cerchio, mantenendo la parte di stanziamento comunale che consentirà di terminare il lavoro.

 

Alberto Bruzzone


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