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Sanità | 30 marzo 2020, 13:55

A Vercelli le maschere da snorkeling diventano respiratori durante l'emergenza Covid. Ecco come

A Vercelli le maschere da snorkeling diventano respiratori durante l'emergenza Covid. Ecco come

Le maschere da snorkeling Easybreath Decathlon vengono sdoganate, con le opportune modiche, come respiratori polmonari nei reparti Covid dell’ASL di Vercelli. Uno speciale raccordo applicato sulla maschera da parte dei tecnici, permette infatti il collegamento ai circuiti necessari per effettuare ventilazione CPAP ai pazienti.

Un progetto che unisce intuizioni e sinergia, fortemente voluto dal presidente della commissione regionale sanità Alessandro Stecco: “Grazie all'attenzione prestata dalla direzione generale dell'asl, ci siamo confrontati in più riunioni anche con la direzione generale di brescia, perché servivano degli accorgimenti ulteriori per ottenere il risultato. Ho prontamente tenuto informato l'Assessore all'Innovazione Matteo Marnati che espanderà su tutto il territorio piemontese il metodo di messa a punto della maschera e del raccordo “.

Un vero e proprio ausilio salvavita grazie al supporto del prof. Marco Crosa e dei suoi studenti, del Liceo Scientifico Amedeo Avogadro di Vercelli, il dott. Silvio Borrè, direttore delle malattie infettive e il dott. Carlo Olivieri, primario del reparto di Rianimazione, hanno potuto testare la maschera verificandone l’efficacia.

La maschera necessita di un speciale supporto: “La valvola Charlotte - spiega il Prof. Marco Crosa - è quella di Isinnova, un'azienda di Brescia che ha brevettato il disegno e lo ha reso disponibile gratuitamente, cosa che ho scoperto per caso su internet lanciando subito la sfida agli studenti”.

In questa situazione di emergenza e innovazione la Fondazione Valsesia Onlus si è attivata mettendosi in relazione con la rete locale che ha risposto all’appello con entusiasmo e tempestività: in due giorni sono state raccolte tantissime maschere, grazie ai donatori che si sono prodigati per consegnarle. Sabato 28 le maschere-respiratore sono state consegnate all'ospedale di Borgosesia e da oggi potrà partire la sperimentazione.

Un grande cuore che batte forte all’unisono per il territorio - concludono da Fondazione Valsesia -: grazie a una rete di enti, associazioni, imprese, lavoratori e cittadini che non si tirano mai indietro dimostrando generosità, responsabilità e senso di comunità che sono valori aggiunti unici".

"L’idea - spiegano da Fondazione Valsesia - è già stata testata in altri ospedali italiani, è anche un po’ valsesiana, grazie a Massimo Temporelli, ed allora non si può non provare! Soprattutto se può aiutarci concretamente in un momento di emergenza continua, quando i respiratori sono beni vitali e indispensabili".

Redazione

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