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Politica | 03 settembre 2018, 17:25

Crollo ponte Morandi: il Pd incontra le forze economiche e sociali

Esponenti del partito di livello nazionale, regionale e comunale hanno partecipato all'incontro. Lunardon: "Costruire il ponte rapidamente, Zona Economica Speciale, ammortizzatori per le piccole aziende, e nuove opere per la viabilità"

Crollo ponte Morandi: il Pd incontra le forze economiche e sociali

Una legge speciale per Genova, la richiesta di una Zona economica speciale (Zes), tempi certi per la demolizione e la ricostruzione del ponte, ammortizzatori sociali per le piccole aziende, nuove soluzioni per migliorare la viabilità e la necessità di realizzare opere fondamentali come Gronda e Terzo Valico: queste alcune delle proposte emerse stamattina nel corso dell’incontro sulle conseguenze del crollo del ponte Morandi convocato dai Gruppi del Partito Democratico regionale, comunale e parlamentare alla sala della trasparenza di piazza De Ferrari, che ha visto protagoniste le forze sociali ed economiche genovesi e liguri. Associazioni di categoria, sindacati e aziende hanno partecipato a un confronto costruttivo, nel segno della collaborazione istituzionale, sugli interventi da mettere in atto per far ripartire la città.

“Le proposte principali del Partito Democratico – ha spiegato in apertura dell’incontro il capogruppo del Pd in Regione Giovanni Lunardon – sono essenzialmente tre. Costruire il ponte il più rapidamente possibile e accelerare la realizzazione del Terzo Valico e della Gronda. Una legge speciale per Genova in cui si dica, tra le altre cose, che tutti i danni, diretti e indiretti, devono essere pagati da Autostrade (in modo che le risorse nazionali vengano utilizzate per misure strutturali). La legge speciale, come accaduto per altri eventi calamitosi come i terremoti, deve prevedere la sospensione del pagamento dei tributi, lo stanziamento di finanziamenti agevolati che consentano, una volta finito tale periodo di sospensione, di poter riprendere a pagare le imposte e una serie di misure a sostegno delle imprese". "Abbiamo bisogno della Zes, - spiega in ultimo Lunardon - che oltre a snellire le procedure amministrative prevede importanti incentivi fiscali come un credito di imposta fino a 50 milioni di euro”. 

Sul fronte politico erano presenti anche i parlamentari del Pd Andrea Orlando, Roberta Pinotti, Franco Vazio e Vito Vattuone (che è anche segretario ligure del partito), il segretario genovese del Pd Alberto Pandolfo, i consiglieri regionali Pippo Rossetti e Luca Garibaldi, i consiglieri comunali Cristina Lodi (capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Tusi), Stefano Bernini, Alessandro Terrile e Mauro Avvenente e il presidente del Municipio Valpolcevera Federico Romeo.

Orlando ha annunciato che “domani alla Camera ci sarà un’audizione del ministro Toninelli a seguito della quale si dovrebbe arrivare a una risoluzione, che potrebbe chiarire se ci sarà o no una legge ad hoc per Genova”. Pinotti ha sottolineato che “il Partito Democratico presenterà un emendamento al Milleproroghe per la Zes” ribadendo “l’importanza delle tempistiche degli interventi, visto che sui tempi – ha precisato – ci giochiamo molto”. Vattuone ha ricordato la “centralità delle risposte sul piano infrastrutturale”, mentre Lodi ha parlato del “lavoro costante portato avanti dal Pd comunale sul territorio” e della “necessità di una città policentrica, per far fronte alle problematiche viabilistiche”.

RG


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