l crollo del Ponte Morandi è "il tratto finale di una sequenza casuale, da tempo in corso, che il concessionario non è stato in grado di arrestare o deviare pur essendo a ciò tenuto", affermano i tecnici del Mit nella relazione conclusiva che riguarda il viadotto crollato.
Per questo, quindi, secondo i giuristi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti "Sussiste l'inadempimento di Autostrade agli obblighi di custodia e restituzione e di manutenzione" in "relazione all'evento del 14 agosto 2018".
Per i giuristi di Aspi è "possibile rinegoziare la convenzione": sarebbe possibile aprire un contenzioso anche se lo Stato può chiedere "un risarcimento degli ingenti danni".














