È stato firmato oggi in Regione Liguria l’Accordo di collaborazione per la promozione dell’invecchiamento attivo e il sostegno alle persone fragili, un patto condiviso che rafforza le politiche regionali a favore della popolazione anziana e delle comunità locali, con particolare attenzione alle aree interne e ai territori più esposti a fragilità sociali.
L’intesa, sottoscritta da Regione Liguria, Anci, Enti locali, Sistema sanitario regionale, Terzo Settore, organizzazioni sindacali e rappresentanze del mondo produttivo, riconosce l’invecchiamento come una trasformazione strutturale della società e promuove una visione inclusiva e intergenerazionale. Tra gli obiettivi strategici figurano la promozione della salute e di stili di vita attivi, il contrasto alle discriminazioni legate all’età, il rafforzamento della socialità e dell’apprendimento permanente, il sostegno alla domiciliarità e all’autonomia, l’innovazione tecnologica e la valorizzazione della “silver economy” come leva di sviluppo territoriale.
Pierluigi Peracchini, presidente di Anci Liguria e sindaco della Spezia, ha sottolineato: “Con la firma odierna i Comuni liguri si pongono al centro di un sistema integrato che mette la persona al primo posto. L’invecchiamento attivo è una sfida sociale da vincere sul territorio, garantendo che gli anziani restino parte viva della comunità. L’obiettivo è creare una vera e propria ‘protezione civile sociale’: una rete di servizi di prossimità che unisca i quartieri alle eccellenze sanitarie”.
Il Comune di Genova ha annunciato la propria adesione all’Accordo. L’assessora al Welfare Cristina Lodi, delegata dalla sindaca in qualità di rappresentante del Comitato dei Sindaci di ASL 3, ha dichiarato: “Genova crede molto nell’approccio multidisciplinare e nella coprogettazione tra istituzioni pubbliche per affrontare la sfida dell’invecchiamento attivo. L’Accordo ha tra gli obiettivi quello di condividere la responsabilità di garantire alle persone anziane una vita dignitosa e autonoma, con parità di accesso ai servizi in tutto il territorio e in tutti i quartieri”. Lodi ha evidenziato l’importanza della collaborazione nella realizzazione di Piani Regolatori Sociali, interventi integrati socio-sanitari e culturali, e azioni mirate per il benessere psicologico, la mobilità, l’accessibilità e la promozione della Silver Economy.
“Monitoreremo i risultati passo dopo passo in un tavolo permanente regionale – ha aggiunto Cristina Lodi –. L’invecchiamento attivo è una priorità che ci riguarda tutti e con questo patto vogliamo garantire attività di prossimità, accessibilità e inclusione, valorizzando al contempo il ruolo attivo degli anziani nella società. Come Comune di Genova siamo impegnati in numerose iniziative sociali, anche attraverso lo sport, con la sperimentazione avviata quest’anno del Piano sport in palestre e aree cittadine, che ha già dato ottimi risultati”.
Massimo Nicolò, assessore regionale alla Sanità e al Terzo Settore, ha sottolineato: “La firma di questo Accordo, che arriva dopo l’avvio del Tavolo permanente dello scorso maggio, è un investimento sul futuro della nostra comunità. La Regione Liguria conferma la volontà di costruire un sistema di welfare territoriale inclusivo e generativo, capace di rispondere alle sfide dell’invecchiamento demografico e di trasformare la longevità in una risorsa. Particolare attenzione è rivolta alle aree interne, ai piccoli comuni e alle periferie, dove l’invecchiamento si intreccia con il rischio di isolamento e la riduzione dei servizi”.
L’Accordo prevede la definizione di Linee di indirizzo e accompagnamento utili alla stesura del Piano Regolatore per l’Invecchiamento Attivo e alla programmazione delle iniziative locali, in un’ottica di integrazione tra politiche regionali e azioni dei Comuni. Un impegno condiviso che punta a trasformare la vecchiaia in una risorsa preziosa per la società ligure.















