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Economia | 11 luglio 2019, 07:00

Prima giornata di Serie A, l’Inter batte il Genoa 4-0. Buona la prima per Inzaghi

È ufficialmente iniziato il nuovo campionato di Serie A. Tanti i tifosi incollati avanti alla tv a guardare la prima giornata, tra cui Inter-Genoa.

Prima giornata di Serie A, l’Inter batte il Genoa 4-0. Buona la prima per Inzaghi

È ufficialmente iniziato il nuovo campionato di Serie A. Tanti i tifosi incollati avanti alla tv a guardare la prima giornata, tra cui Inter-Genoa. Quest'ultima sfida ha avuto i riflettori puntati addosso, tutti curiosi di guardare la nuova Inter di Simone Inzaghi all'opera. I nerazzurri ha vinto la sfida con un netto 4-0, rispettando i pronostici dei bookmakers e di chi aveva scommesso sulla loro vittoria. Con l’inizio della Serie A ripartono anche le scommesse dei tifosi, che ora si divideranno tra scommesse e migliori casino online.

Una prova di misura dell’Inter che con facilità batte il Genoa di Ballardini. La squadra ligure non ha giocato al meglio delle sue personalità, con una brutta prestazione da parte dell’intera squadra. A segno per l’Inter Skriniar, Chalhanoglu, Vidal e Dzeko.

Il racconto della partita

La nuova era targata Simone Inzaghi parte con uno straordinario poker contro il Genoa, frutto di una gara dominata dall'inizio alla fine e in cui i nuovi hanno già lasciato il segno. Diverte e si diverte la prima Inter post Conte e se le premesse sono queste non sarà facile strapparle lo scudetto dal petto. I nerazzurri hanno disputato una buonissima partita trascinati da Calhanoglu: l'ex Milan è già perfettamente inserito e non sbaglia praticamente nulla. Il turco ha chiuso la sua incredibile prestazione con un gol, un altro annullato e un assist. Ottima anche la prova di Dzeko, chiamato a non far rimpiangere Lukaku, mentre la grande sorpresa è Vidal: nella ventina di minuti giocati più recupero, il cileno ha segnato un gol e fornito al bosniaco il pallone del poker.

Inzaghi schiera la sua prima Inter con un 3-5-1-1, con Sensi alle spalle di Dzeko, confermando gli 11 che sabato scorso sono partiti contro la Dinamo Kiev. Il Genoa è ancora un cantiere aperto e Ballardini affianca il giovane Kallon al sempreverde Pandev in attacco. Il primo tempo del Meazza, che ritrova il pubblico dopo 556 giorni, è un monologo nerazzurro. L'ammonizione di Criscito dopo nemmeno un minuto è un campanello d'allarme per il Grifone che al 6' è già sotto: corner di Calhanoglu e colpo vincente di Skriniar. Gli ospiti provano a reagire, ma Kallon calcia male e a lato un bel pallone di Rovella (9'). Brozovic con una volée dal limite impegna Sirigu bravo a rifugiarsi in angolo (9'), ma l'ex portiere del Toro non può nulla sul destro dal limite di Calhanoglu dopo un pregevole scambio con Dzeko (14'). C'è solo una squadra in campo e solo la traversa (con deviazione di Criscito) nega la gioia del gol al bosniaco. Brozovic ci prova altre due volte senza fortuna (28' e 37'), così come Skriniar, che colpisce male di testa al 40'. Nel finale di tempo capita ancora sui piedi di Kallon l'occasione per riaprire il match, ma l'attaccante sierraleonese spreca l'imbucata di Badelj calciando fuori. I nerazzurri trovano anche il tris sull'asse croato Brozovic-Perisic, ma il gol è annullato giustamente per fuorigioco.

Ballardini non è giustamente contento di quanto visto in campo e ne cambia tre nell'intervallo: fuori Biraschi, Cambiaso ed Hernani, dentro Serpe, Sabelli e Bianchi. La ripresa si apre con la terza occasione per Kallon (facile Handanovic), che pochi minuti dopo lascerà spazio a Favilli. I liguri tengono meglio il campo, mentre il tris di Calhanoglu è annullato da un fuorigioco di Perisic in avvio di azione (56'). Handanovic dà segnali di vita con una respinta non impeccabile su Sabelli (57'), Inzaghi inserisce poi Vidal e Dimarco che danno nuova linfa alla squadra negli ultimi 20' dominati. Dal piede dell'ex Verona parte il corner sul quale si avventa Dzeko di testa, conclusione centrale e riflesso di Sirigu (71'). Il numero 1 degli ospiti dice ancora no al bosniaco, ma sulla ribattuta Barella serve di tacco Vidal che cala il tris (74'). Dimarco impegna ancora Sirigu (76'), Skriniar salva sulla linea un tiro-cross di Vanheusden (79') e nel finale arriva il poker: Vidal mette sulla testa di Dzeko il pallone che permette al bosniaco di bagnare nel migliore dei modi il suo debutto.

Inzaghi: "Emozione più grande arrivare a San Siro"

Esordio con il botto per Simone Inzaghi che, nella sua prima a San Siro, travolge il Genoa con un bellissimo poker. Un successo che regala ai Campioni d'Italia in carica i primi tre punti della Serie A 2021-2022: "Ero abbastanza sicuro della prestazione della squadra - ha esordito il tecnico interista ai microfoni di DAZN -. Vedo i ragazzi lavorare dall'8 luglio con tantissimo entusiasmo e voglia di imparare i concetti nuovi che io e il mio staff stiamo cercando di trasmettere. Abbiamo iniziato nel migliore dei modi, davanti ai nostri tifosi, finalmente tornati allo stadio. L'emozione più grande è stato l'arrivo a San Siro con il pullman, vedere la gente che cantava e ci acclamava è stata l'emozione più grande di oggi. Meglio di così non avremmo potuto cominciare".

Nel corso della sua intervista ha proposto in futuro la soluzione con un unico centravanti in campo: "Con la squalifica di Lautaro e l'indisponibilità di Sanchez, ho scelto Sensi perché ha lavorato nel migliore dei modi ed è un grandissimo giocatore. Oggi si è fatto trovare sempre pur ricoprendo un ruolo non naturale per lui. Ho la fortuna di avere tanta qualità in fase offensiva, perché anche Calhanoglu è un grandissimo giocatore, e Dzeko da numero 9 può fare scuola. Abbiamo tante qualità tecniche all'interno del nostro gruppo, ogni allenatore ha le sue idee e la cosa che mi conforta è vedere i ragazzi lavorare con sacrificio e dedizione. È la cosa più importante per un allenatore”.

Infine debutto da incorniciare anche per Hakan Calhanoglu, che ha bagnato la sua prima gara ufficiale in maglia nerazzurra con un gol e un assist. Ecco le parole del tecnico: "È un grandissimo giocatore perché unisce alle grandi qualità anche tantissima quantità - ha commentato Inzaghi -. È un giocatore evoluto, nonostante abbia ancora grandi margini di miglioramento. Non sa nemmeno lui quanto possa essere forte. Ogni volta che l'ho incontrato con la Lazio, mi ha creato sempre problemi. Abbiamo avuto la fortuna di portarlo qua ma non mi piace parlare di un solo calciatore perché ci sono anche tanti altri ragazzi che hanno lavorato tantissimo, che avrebbero meritato di giocare e che sono importanti per il gruppo. È stato davvero piacevole veder giocare la squadra oggi, nonostante ci mancassero alcuni giocatori importanti come Lautaro, Sanchez e Gagliardini. Siamo molto soddisfatti ma dobbiamo lavorare ancora tanto perché già venerdì ci aspetta una partita impegnativa a Verona. Dobbiamo rimanere così spensierati, cercando di valorizzare tutte le nostre qualità".

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