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| 25 ottobre 2019, 15:42

Savona ancora senza carcere, l'allarme dal Tribunale: "Un tasto dolente, grave, porta disservizi a tutti"

La presidente del Tribunale Canaparo e il presidente dell'ordine degli avvocati Cardone hanno esposto la loro preoccupazione. Le ipotesi Cengio e Cairo non hanno avuto un seguito

Savona ancora senza carcere, l'allarme dal Tribunale: "Un tasto dolente, grave, porta disservizi a tutti"

"L'assenza di un carcere a Savona è un tasto dolente, molto grave e porta disservizi per tutti".

Con queste parole la presidente del Tribunale di Savona Lorena Canaparo a margine dell'incontro per la Giornata Europea della Giustizia Civile è entrata nel merito sulla mancanza di una casa circondariale nel capoluogo di provincia dopo la chiusura da maggio 2016 del carcere di Sant'Agostino.

"Il carcere interessa il Tribunale, la Procura, abbiamo fatto e faremo richieste in tal senso, però è la politica che deve fare qualcosa e trovare il sito. Il Ministero tramite il provveditorato delle Opere Pubbliche si occupa di questo tema, attualmente non ci sono passi in avanti" continua Lorena Canaparo.

Qualche anno l'ex sindaco di Cengio Sergio Marenco aveva lanciato l'idea della realizzazione nell'area dell'ex Acna, ipotesi però che non si è mai concretizzata così come l'ipotesi Cairo manifestata dalla precedente amministrazione, per il quale il sindaco attuale Paolo Lambertini aveva fatto intendere di un interessamento ma non era arrivata nessuna proposta concreta.

Della stessa idea il presidente dell'Ordine degli Avvocati Fabio Cardone: “E' una vergogna l'assenza di un carcere e il fatto che non sia all'ordine del giorno della politica".

Per quanto riguarda gli interventi che verranno attivati per la sistemazione del Tribunale, a breve saranno costruite nuove scale e nuovi piani, particolare attenzione anche per le infiltrazioni, grosso problema che si riscontra soprattutto quando avvengono forti precipitazioni. 

"Sono interventi invasivi che stanno procedendo - continua la presidente del Tribunale -  Le infiltrazioni? Abbiamo fatto redigere una relazione per capire le cause e ci è stata presentata il 7 ottobre, la quale ha evidenziato una serie di cause, interventi di fare. Il Ministero deve redigere una determina e poi dà l’ordine al Provveditorato che poi fa i bandi. Ci saranno da cambiare infissi e rivedere gli esterni in calcestruzzo".

Luciano Parodi

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