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Politica | 25 novembre 2019, 13:29

Martedì i lavoratori dei servizi sociali del Comune incrociano le braccia per quattro ore

I lavoratori in occasione della mobilitazione, daranno vita a un presidio di protesta davanti a Palazzo Tursi

Martedì i lavoratori dei servizi sociali del Comune incrociano le braccia per quattro ore

Martedì 26 novembre è stato proclamato uno sciopero di 4 ore di tutti i lavoratori appartenenti alla Direzione Politiche Sociali del Comune di Genova, che daranno vita a un presidio dalle ore 14.00 alle ore 16.30 davanti Palazzo Tursi, in via Garibaldi.

"Gli operatori comunali scendono in piazza, per la prima volta dopo tanti anni, per denunciare una situazione ormai insostenibile: anni di continuo disinvestimento hanno causato ai Servizi sociali del Comune una forte carenza di personale, mettendoli nella condizione di svolgere con difficoltà il loro ruolo di sostegno ai soggetti più fragili e alle fasce più deboli della popolazione - si legge in una nota stampa condivisa di Cgil, Cisl e Uil -. Sui posti di lavoro si vive quotidianamente un pesante stato di disagio a causa di un carico di lavoro eccessivo al quale il piano assunzioni del Comune di Genova non prospetta di dare alcuna soluzione, visti i numeri assolutamente insufficienti. La carenza di risorse e di personale non permette di accogliere pienamente i bisogni della cittadinanza e tende spesso a ingenerare nell’utenza più debole sensazioni di abbandono che possono tradursi in tensioni aggressive verso gli operatori, mettendo a repentaglio la sicurezza di chi lavora".

"Il senso di insoddisfazione degli operatori è poi esasperato dalla mancanza, da parte del Comune di Genova, di scelte finalizzate a dare risposte adeguate ai bisogni sociali della cittadinanza - aggiungono i sindacati -. Per questo motivo, a seguito di due affollate assemblee che hanno evidenziato in modo inequivocabile le criticità, Cgil Cisl Uil hanno proclamato, per martedì 26 novembre, lo sciopero di 4 ore di tutti i lavoratori appartenenti alla Direzione Politiche Sociali. Come organizzazioni sindacali auspichiamo che il malessere espresso dai lavoratori sia utile a consolidare la consapevolezza del disagio sociale vissuto dalla città e sia di stimolo allo sviluppo di un pensiero complessivo sulle necessità del welfare cittadino".

Redazione


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