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Economia | 29 novembre 2019, 08:56

Esondazione rio Fegino, Piciocchi: "Manca lo stanziamento dal Governo"

Lo stanziamento necessario per i lavori di messa in sicurezza ammonta a 7 milioni e 600mila euro

Esondazione rio Fegino, Piciocchi: "Manca lo stanziamento dal Governo"

In seguito alle recenti allerta meteo in Valpolcevera si sono verificate forti criticità, in particolare a Certosa, causate dall’esondazione del rio Fegino. Tre consiglieri,  Gianni Crivello (Lista Crivello), Paolo Putti (Chiamami Genova) e Cristina Lodi (PD) chiedono chiarimenti durante la seduta del Consiglio Comunale di ieri. Gianni Crivello chiede come la Giunta intenda intervenire per risolvere il problema del continuo allagamento, a ogni evento idrogeologico, del sottopasso di via Brin. Paolo Putti pone anche l’accento sulla situazione economica dei commercianti di Borzoli, in ginocchio a causa dell’allagamento delle loro attività: i danni alle attività produttive sono nell’ordine delle migliaia di euro. E Cristina Lodi domanda quali sono le opere di somma urgenza previste e a che punto sono i lavori sul rio Fegino.

All’argomentazione di queste tre interrogazioni si aggiunge, per una risposta unitaria da parte dell’assessore competente, quella di Luca Pirondini (M5s), che domanda se l’Amministrazione è a conoscenza delle grosse e pericolose crepe che si sono aperte sul manto stradale in diverse zone della città: una in piazza Di Negro all’incrocio tra via Milano, via Buozzi e via Venezia e l’altra in via Chiaravagna, all’incrocio con via dell’Alloro. Cosa si intende fare per salvaguardare l’incolumità pubblica? I tempi di tali interventi?

A rispondere l’assessore Pietro Piciocchi: «Alcune di queste questioni sono annose, come la messa in sicurezza del  rio Fegino, dove il problema è sia il finanziamento che il Governo, nonostante i nostri continui solleciti – l’ultimo proprio la settimana prima degli eventi in oggetto – non ha ancora dato seguito allo stanziamento necessario, che ammonta a circa 7 milioni e 600mila euro; sia la presenza dei sottoservizi di Iplom, la cui presenza ha  rallentato i lavori del terzo lotto per la messa in sicurezza del rio Fegino. Abbiamo incontrato i vertici di Iplom e, in attesa dei finanziamenti, abbiamo concordato che procederanno allo spostamento dei due oleodotti, lavori propedeutici necessari per la realizzazione del terzo lotto. Tale spostamento avverrà entro la primavera del 2020. Circa le misure risarcitorie, siamo in attesa della ordinanza della Protezione Civile nazionale e ci aspettiamo che siano stati recepite tutte le nostre richieste risarcitorie, totalmente risarcitorie, dei danni subiti. Siamo in contatto con il Presidente del Municipio V Valpolcevera per organizzare un incontro pubblico con la cittadinanza per mettere al corrente delle modalità di risarcimento.

Da parte nostra ci siamo proposti come supporto ai commercianti della zona, attuando la sospensione/cancellazione dei tributi comunali o, ad esempio, facendoci garanti per prestiti ponte. La pulizia dei tombini è stata fatta, ma in quella zona, Certosa, vi sono dei problemi strutturali che impediscono il defluire delle acque. Tali problemi vanno senz’altro risolti.

Abbiamo attivato 32 somme urgenze per 9,5 milioni di euro. Ho portato in giunta la variazione di bilancio per altri 12 milioni  per altre 16 somme urgenze che si potrebbero aggiungere. Al consigliere Pirondini rispondo che per via Chiaravagna è stata  attivata una somma urgenza e per via Milano assicuro una pronta risoluzione del problema»

Comunicato stampa


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