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Politica | 05 dicembre 2019, 14:44

Sartori e Berrino polemici con il Pd per l'intitolazione la sala del consiglio regionale a Pertini

I due esponenti di Fratelli d'Italia: "La sinistra tenta di dividere gli italiani. Sull'intitolazione dell'aula a Pertini nessun pregiudizio, ma i problemi dei liguri sono più urgenti"

Sartori e Berrino polemici con il Pd per l'intitolazione la sala del consiglio regionale a Pertini

Augusto Sartori, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, e Gianni Berrino, assessore regionale attaccano il Partito Democratico, ccusato di voler usare strumentalmente la proposta di intitolare l'aula consiliare alla memoria di Sandro Pertini.

"Rimaniamo stupiti dall'attacco, rivolto a Fratelli d'Italia, da parte del Partito Democratico e della sinistra - si legge in una nota stampa di Fratelli d'Italia dedicata alla vicenda -. Forse si son dimenticati dei 10 anni che han passato al governo in Liguria con Burlando e di tutti i mandati precedenti? Fratelli d'Italia non ha sottoscritto l'ordine del giorno non per ostruzionismo, bensì per discutere provvedimenti iscritti in calendario che hanno sicuramente più importanza, rispetto ad una intitolazione che non ha urgenza di essere approvata, ma che viene strumentalizzata dalla nel tentativo di dividere gli italiani, rinfocolando odio, per fortuna sopito in questi ultimi anni. Inoltre, non ci pare che in questi 4 anni, come opposizione, abbiano mai provato ad intitolare la sala consiliare a Sandro Pertini, ma guarda caso con l'avvicinarsi delle elezioni si svegliano ed utilizzino la figura dell'unico Presidente espressione della nostra terra in modo propagandistico. Facciamo inoltre notare che anche i capigruppo di Lega e Forza Italia non hanno firmato questo ordine del giorno, forse Fratelli d'Italia in forte crescita inizia a spaventare qualcuno - commentano Augusto Sartori, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, e Gianni Berrino, assessore regionale - infine, non firmare un ordine del giorno non vuol dire poi, eventualmente, non votarlo in aula: evidentemente la voglia di polemica pretestuosa e sterile ha prevalso per l'ennesima volta".

Redazione


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