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Politica | 17 dicembre 2019, 16:27

Inail, Ebiten e Confsal firmano un accordo per tutelare salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Margiotta di Confsal: “Il lavoro pubblico deve tornare ad essere motore trainante di questo Paese per consolidare quel rapporto sinergico tra lavoratori, cittadini ed imprese, viceversa siamo pronti ad andare in piazza”

Inail, Ebiten e Confsal firmano un accordo per tutelare salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Nella sede regionale dell’Inail è stato firmato un accordo tra Inail, Ebiten e Confsal in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: prevede d’individuare gli ambiti d’intervento in riferimento ai quali s’impegnano ad attuare, sulla base delle specifiche competenze, delle professionalità possedute e dell’esperienza, una forma qualificata di collaborazione per la realizzazione d’iniziative quali: la reciproca collaborazione in tutti i campi in cui si riconosca dalle parti un interesse per l’attuazione dei progetti e dei programmi in comune (formazione, assistenza e consulenza, promozione e informazione: conferenze, seminari, buone pratiche etc.); la predisposizione ed attuazione di progetti d’individuazione e diffusione di buone pratiche e di soluzioni tecnologiche relative all'organizzazione del lavoro che possano migliorare il livello di tutela del lavoratore.

Viceversa la Confsal è pronta a proclamare lo stato di agitazione nel pubblico impiego per sollecitare, viste le misure deficitarie della legge di bilancio, un adeguamento delle risorse economiche previste per il rinnovo dei contratti relativi al triennio 2019-2021, congiuntamente ad un indispensabile stanziamento che preveda, dal punto di vista finanziario, un nuovo sistema di classificazione del personale. Rivendica altresì ineludibili misure per quel che concerne il ricambio generazionale quali un piano straordinario di assunzioni nonché di stabilizzazione per i precari. Sottolinea inoltre l’urgenza di rimuovere i vincoli imposti alla contrattazione integrativa da parte del Mef per restituire totale autonomia alla contrattazione stessa. “Il lavoro pubblico deve tornare ad essere motore trainante di questo Paese – ha detto il segretario generale di Confsal Angelo Raffaele Margiotta – per consolidare quel rapporto sinergico tra lavoratori, cittadini ed imprese, viceversa siamo pronti ad andare in piazza”.

Redazione


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