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Economia | 12 febbraio 2020, 12:00

Valori economico-finanziari in netta crescita per il “Gruppo C.R. Asti”

L’utile netto è pari a 40,7 milioni di euro, superiore agli obiettivi pianificati. Molto positivo anche il parametro che valuta la solidità degli istituti bancari

Valori economico-finanziari in netta crescita per il “Gruppo C.R. Asti”

Una imprescindibile realtà economica territoriale, decisamente solida e “in piena salute”, che opera – ormai su scala interegionale (avendo filiali anche in Lombardia, Liguria e Veneto, oltre che nazionale mediante una controllata leader nei prestiti con cessione del quinto), pur mantenendo solide radici nel territorio Astigiano, dove dà lavoro ad almeno un migliaio di famiglie – con oculatezza su più fronti.

E’ quanto si evince guardando ai risultati ottenuti dal “Gruppo C.R. Asti” e resi noti dall’Istituto di Credito cittadino a seguito dell’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti S.p.A. (“Banca di Asti”), delle situazioni patrimoniali ed economiche individuali e consolidate preliminari al 31 dicembre 2019.

L’utile netto si è attestato a 40,7 milioni di euro, in marcato aumento rispetto all’anno precedente, nonostante sia stato realizzato in un contesto economico che permane ancora difficile e proseguendo nella realizzazione della strategia di derisking pianificata; la Massa Fiduciaria del Gruppo è in crescita a 16,2 miliardi di euro e il Prodotto Bancario Lordo a 23,1 miliardi di euro; vi è stato un ulteriore espansione delle masse di risparmio gestito che, al netto della componente assicurativa, registra un incremento del 13,7% a/a. Gli impieghi economici netti a clientela si sono attestati a 6,9 miliardi di euro, in riduzione per effetto delle operazioni di cessione di NPLs e di crediti CQS/CQP cartolarizzati, mentre rimane immutata la politica creditizia rivolta ai fabbisogni finanziari delle famiglie e delle imprese.

Altri dati rilevanti relativi il gruppo sono i seguenti:

  • il CET1 ratio (acronimo di Common Equity Tier 1ratio, parametro al quale banche, investitori e risparmiatori fanno riferimento per valutare la solidità delle banche) consolidato al 13,4% e Total Capital Ratio consolidato al 16,2%, in significativo incremento e con ampio margine rispetto ai requisiti minimi regolamentari;
  • robusta situazione di liquidità, con LCR pari al 231% e NSFR al 167%, in ulteriore crescita a/a e ampiamente superiori ai requisiti regolamentari;
  • si è registrato un miglioramento della qualità dell’attivo;
  • il coverage dei crediti deteriorati è pari al 49,7% e, a seguito delle operazioni di cessione effettuate nel 2019, per un GBV complessivo pari a 171 milioni di euro, NPL ratio a livello consolidato pari all’11% lordo e al 5,9% netto, livelli che si riducono rispettivamente al 5,4% e all’1,8% per le sofferenze;
  • strategia di derisking che prevede obiettivi di NPL ratio lordo consolidato al di sotto del 9% entro il 2020 e del 7% entro il 2021.

Guardando invece alle operazioni finanziarie effettuate è doveroso ricordare che, in data 23 dicembre 2019, è stata completata l’acquisizione da parte di Banca di Asti delle residue partecipazioni nella controllata Biverbanca per effetto dell’Aumento di Capitale mediante conferimento in natura delle stesse da parte delle Fondazioni C.R. Biella e C.R. Vercelli. Una rilevante operazione finanziaria volta ad un potenziamento dell’assetto del Gruppo grazie alla generazione di importanti sinergie di carattere industriale e ad una più ottimale allocazione del capitale.

Risultati conseguiti dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti al 31 dicembre 2019

Come accennato, l’utile netto al 31 dicembre scorso ammonta a 40,7 milioni di euro, ampiamente superiore al risultato conseguito nel 2018 (5,9 milioni di euro), con un ROE del 6,7%.

Escludendo la componente istituzionale, le attività finanziarie gestite ammontano a 15,8 miliardi di euro (+6,9% su 31/12/2018) mentre la quota retail della raccolta diretta, pari a 8,4 miliardi di euro, fa registrare un incremento a/a pari all’1,8%. La raccolta indiretta si attesta a 6,2 miliardi di euro, di cui 3,3 miliardi di euro sono rappresentati dalla componente di risparmio gestito che, al netto della componente assicurativa, ha fatto registrare un rilevante incremento (+13,7% a/a). Includendo anche la raccolta istituzionale, le attività finanziarie intermediate ammontano complessivamente a circa 16,2 miliardi di euro.

I crediti netti verso clientela si attestano a 6,9 miliardi di euro (-1,20% su 31/12/2018 al netto dell’effetto delle cessioni di NPL e dell’operazione straordinaria di cessione di prestiti dietro cessione del quinto cartolarizzati), mentre il margine di interesse al lordo delle rettifiche di valore su crediti ammonta a 209,7 milioni di euro (+20% sul 2018). Le rettifiche nette su crediti effettuate nel corso dell’anno ammontano a euro 95,8 milioni (euro 60,9 milioni nel 2018) e determinano un costo del credito pari all’1,3% degli impieghi lordi verso la clientela (0,8% nel 2018).

Il margine di intermediazione netto è pari a 327,6 milioni di euro (+33,3% a/a) e comprende: le commissioni nette, che ammontano a 95,6 milioni di euro a fronte di un dato 2018 pari a 125,5 milioni di euro (-23,8%); il risultato netto delle attività e passività finanziarie è positivo per 125,5 milioni di euro, a fronte di un valore pari a 25,3 milioni di euro registrato nel 2018.

I dividendi su partecipazioni percepiti dal Gruppo assommano a 10,9 milioni di euro (13,2 milioni di euro nel 2018) e sono in prevalenza riferiti alle partecipazioni detenute dalle banche del Gruppo C.R. Asti in Banca d’Italia e in Cedacri S.p.A.

I costi operativi ammontano a 248,6 milioni di euro: cifra sulla quale il costo del personale è pari a 131,6 milioni di euro e si presenta in riduzione (-7,39%) rispetto al corrispondente dato del 2018.

Le rimanenti voci di costo, che includono le altre spese amministrative e le rettifiche nette di valore su attività materiali e immateriali, risultano pari a 116,9 milioni di euro e si presentano in aumento del 2,62% rispetto all’anno precedente in relazione ai maggiori oneri sostenuti per servizi informatici, a testimonianza del forte impegno del Gruppo nella modernizzazione e digitalizzazione dei servizi alla clientela e dei processi di lavoro.

Più in generale, l’andamento degli oneri operativi riflette gli orientamenti strategici del Gruppo improntati ad investire nello sviluppo commerciale e nel capitale umano attraverso una serie di iniziative progettuali finalizzate a perseguire efficacemente, nel rispetto dei valori aziendali, i propri obiettivi di medio-lungo termine.

I Fondi Propri del Gruppo C.R. Asti, comprensivi degli effetti dell’operazione straordinaria Biverbanca e dell’apporto riconducibile all’utile di esercizio al netto dell’ipotesi di distribuzione dei dividendi, ammontano al 31 dicembre 2019 a 1.044 milioni di euro. Conseguentemente il CET 1 Ratio, indicatore di solidità e solvibilità basato sul patrimonio di qualità primaria, raggiunge il 13,4% e il Total Capital Ratio al 31 dicembre 2019 aumenta al 16,2% (livelli rispettivamente pari al 11,9% e al 14,9% al 31 dicembre 2018).

La posizione di liquidità del Gruppo si rafforza ulteriormente, con valori degli indicatori LCR e NSFR pari, rispettivamente, al 231% e al 167% (rispetto ai corrispondenti livelli 2018 pari al 163% e al 158%).

Tali risultanze confermano pertanto la capacità del Gruppo di individuare linee strategiche efficaci e di realizzarle concretamente. Il perfezionamento dell’Operazione Biverbanca, la diversificazione delle fonti di ricavo, il presidio dei rischi, la strategia di gestione dei crediti deteriorati, l’attenzione all’efficienza operativa e alla gestione della progettualità, hanno infatti permesso di concludere l’esercizio 2019 con un risultato economico di rilievo e, al contempo, di rafforzare tutti i principali fondamentali del Gruppo, ponendo quindi i migliori presupposti per continuare anche in futuro a creare valore per gli azionisti e, più in generale, a soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti i portatori di interessi, ricambiando la fiducia che quotidianamente accordano alle aziende del Gruppo.

Risultati della capogruppo Banca C.R. Asti S.P.A al 31 dicembre 2019

Raccolta diretta: 6,1 miliardi di euro (+11,4% su 31/12/2018), di cui da clientela 5,3 miliardi di euro (+0,7% su 31/12/2018)

Raccolta gestita: 1,9 miliardi di euro (in crescita del 13,1% su 31/12/2018 al netto della componente assicurativa);

Raccolta globale: 10,2 miliardi di euro (+8% su 31/12/2018), di cui da clientela 8,9 miliardi di euro (+1,2% su 31/12/2018)

Crediti netti a clientela: 5,2 miliardi di euro (-0,7% su 31/12/2018 escludendo l’impatto delle cessioni di NPL e della cessione straordinaria di crediti CQS/CQP cartolarizzati), interamente rappresentati da impieghi economici

Utile netto di periodo: 22,5 milioni di euro (+51,7% a/a)

ROE: 3,5% (2,4% al 31/12/2018)

Cost income: 52% (58,8% al 31/12/2018) escludendo gli oneri straordinari relativi al sistema bancario e i costi straordinari connessi all’attivazione del Fondo Esuberi

CET 1 Ratio: 18,6% (15,9% al 31/12/2018)

Total Capital Ratio: 22,4% (19,7% al 31/12/2018)

Coverage ratio sofferenze: 69,3% (68,3% al 31/12/2018)

Coverage ratio totale crediti deteriorati: 50,1% (47,9% al 31/12/2018)

Principali risultati della controllata Biverbanca S.P.A. al 31 dicembre 2019

Raccolta diretta: 3,2 miliardi (+6,2% su 31/12/2018)

Raccolta globale: 5,9 miliardi di euro (+5% su 31/12/2018), di cui raccolta gestita pari a 1.419 milioni di euro (in crescita del 14,6% su 31/12/2018 al netto della componente assicurativa)

Impieghi economici a clientela: 1,4 miliardi di euro (-8,2% su 31/12/2018 immunizzando l’impatto della cessione NPL)

Utile netto: 14 milioni di euro (+110% su 31/12/2018);

ROE: 4,0% (1,9% al 31/12/2018)

Cost income: 69,9% escludendo gli oneri straordinari relativi al sistema bancario e i costi straordinari connessi all’attivazione del Fondo Esuberi

CET 1 Ratio e Total Capital Ratio: 23,4% (22,2% al 31/12/2018)

Coverage ratio sofferenze: 64,5% (67,5% al 31/12/2018)

Coverage ratio totale crediti deteriorati: 50,6% (53,2% al 31/12/2018)

Principali risultati della controllata Pitagora S.P.A. al 31 dicembre 2019

Volume di finanziamenti erogati/acquistati: 501 milioni di euro (+9,9% a/a)

Utile netto: 8,2 milioni di euro (+2,5% a/a)

ROE: 13,5% (14,2% al 31/12/2018)

Cost income: 44,0% (50%% al 31/12/2018)

CET 1 Ratio e Total Capital Ratio: 15,0% (22,9% al 31/12/2018)

Redazione

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