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Politica | 02 marzo 2020, 08:18

Coronavirus, Rossetti: "Dirigenti scolastici lasciati soli e derisi"

Pippo Rossetti in un lungo post su Facebook polemizza nei confronti di Toti e Cavo

Coronavirus, Rossetti: "Dirigenti scolastici lasciati soli e derisi"

"Ancora una volta i Dirigenti scolastici sono stati lasciati soli, e pure derisi dalla Cavo che lamenta le loro interpretazioni difformi! Leggendo i post sui profili fb dei membri di giunta e di Toti - fanno a gara per prendersi un like in più - e poi la conferenza stampa, rimane la confusione tra chiusura delle scuole e sospensione didattica, ma si sa Toti ha detto che questa è un' inezia", ha commentato su Facebook Pippo Rossetti del Pd.

"I dirigenti, ora, non sanno quanti dispenser mettere, consapevoli che in due giorni sanificare gli ambienti, quando il materiale non si trova, sarà difficile. E poi le soluzioni alcoliche per i bambini sono troppo aggressive. Le soluzioni idroalcoliche altamente infiammabili - continua nel post -. E se un bimbo o operatore fosse allergico può usare il tradizionale sapone o deve essere allontanato? Per le forniture ci vuole più di una settimana e i Dirigenti, chiamati a rispondere civilmente e penalmente in materia di sicurezza, sono senza indicazioni precise e strumenti idonei.

Ricordo che il certificato medico dovrebbe essere presentato solo in caso di assenza, superiore a cinque giorni, per malattia. In altri casi è sufficiente l’autocertificazione della famiglia. Ma se l’alunno è stato ammalato e la famiglia non è riuscita a procurarsi il certificato, la fantomatica telefonata del Pediatra quando dovrebbe intervenire rispetto all’inizio delle lezioni? E senza telefonata il bimbo rimane fuori dall'uscio o va in presidenza con il rischio della contaminazione?

Certo, siamo il Paese delle deroghe, e allora si sta prefigurando la possibilità di accogliere gli studenti sprovvisti di certificato medico con la sollecitazione a regolarizzare l’ammissione a scuola l' indomani, alla faccia della prevenzione. E se mercoledì non ci sono i dispositivi per tutti avremo a macchia di leopardo plessi chiusi, plessi aperti, cioè il caos".

E conclude: "Non parliamo degli enti della formazione professionale...ignorati completamente dell'ordinanza o forse assimilati per "intuizione amministrativa" alle scuole. Ma si sa, la formazione è figlia di un Dio minore. Non il calcio: per la partita l'ordinanza è chiarissima, per la felicità delle masse e della pubblicità".

Redazione


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