“Non importa saper leggere la musica, suonare uno strumento o possederlo; basta anche cantare una canzone o far suonare le pentole di casa, l'importante è farci sentire perché la musica è la migliore medicina per curare l'anima e in questo momento ne abbiamo bisogno”.
Ed è così che su Facebook si annuncia per oggi, venerdì 13 marzo, alle 18 il “Flashmob sonoro!”, per sentirsi, in ogni senso, più vicini, in questo periodo d’emergenza, e costrizioni, da coronavirus.
Quindi l’invito è a “rompere il silenzio” e partecipare, anche con video da caricare sulla pagina dedicata all’evento (clicca QUI).
Stasera allora apriamo le finestre, usciamo sui balconi e suoniamo e cantiamo insieme nello stesso momento: un enorme simbolica orchestra virtuale, che leghi tutti, da nord a sud.
A Benevento hanno già iniziato con qualcosa di simile, una sorta di “challenge condominiale”, in cui dai poggioli suonano il tamburello e cantano. Sarebbe bello se anche dalle finestre di Genova, da ogni caruggio, risuonasse una melodia di vicinanza, e vicinato, che possa rallegrare e infondere un po’ di buon umore.
E come si dice: “canta che ti passa”, il coronavirus.