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Politica | 17 aprile 2020, 09:02

Coronavirus, Toti e Viale sulle Rsa: "Le nostre azioni un mese prima di quelle del governo"

La vice presidente regionale sulla richiesta del M5S di una commissione d’inchiesta sulla sanità: "Pronta a dare evidenza di quello che è stato fatto e chiedere conto a chi di dovere per quello che non è stato fatto”

Coronavirus, Toti e Viale sulle Rsa: "Le nostre azioni un mese prima di quelle del governo"

Sul tema Rsa, che lo stesso presidente della regione Giovanni Toti definisce ‘caldo’, rivendica le azioni della sua giunta ricordando l’intervento del personale sanitario dalle asl in supporto a quello delle case di riposo, sia pubbliche che private, e soprattutto rivendica la delibera di Alisa del 25 febbraio scorso che impediva l’accesso ai parenti degli ospiti anziani, per evitare il rischio di un contagio.

Il primo intervento del governo in questo senso risale a un mese dopo”, ha detto Toti, che ha aggiornato anche sulla situazione relativa ai test sierologici: “Siamo la prima regione ad averli fatti in maniera estensiva. I dati che abbiamo sono: 12000 test fatti su 22000 dipendenti, abbiamo i risultati su 6000 test che ci dicono che l’85% dei degenti è risultato negativo, come il 91% del personale. I dati dimostrano l’utilità delle azioni svolte. Proseguono anche i sierologici sui sanitari: 10000 test fatti, i dati medici dicono che il 96% del personale è negativo, segno che nonostante abbiano affrontato un momento di tale crisi, la nostra sanità ha saputo proteggere cittadini e se stessa”.

Nel complesso Toti ha sottolineato ancora una volta il calo dei casi, e soprattutto delle terapie intensive. “Questo non significa che possiamo tirare sospiri di sollievo, ma che le procedure e le regole applicate in queste settimane stanno funzionando, per cui chiederei a tutti di continuare a rispettarle con grande rigore”.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha parlato anche di quello che dovrà essere il ritorno alla normalità nelle strutture ospedaliere della regione. “Da qui non pare un dibattito legato al singolo reparto o al singolo ospedale, ma dovremo ragionare come un unico grande ospedale ligure”.

Sul tema Rsa anche l’assessore è intervenuta rispondendo a chi ha criticato l’operato della regione: “Il nostro percorso è stato fatto per proteggere gli anziani nel modo migliore”.

La vice presidente della regione ha poi commentato la richiesta del Movimento 5 Stelle di una commissione d’inchiesta sulla sanità: “Brutto parlarne dal punto di vista umano, ma sono pronta a dare evidenza di quello che è stato fatto e chiedere conto a chi di dovere per quello che non è stato fatto”.

Prima dell’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone ha preso la parola il direttore del dipartimento delle Emergenze dell'ospedale San Martino di Genova Angelo Grattarola, che ha parlato del calo progressivo delle terapie intensive e dell’accesso ai pronto soccorso. Grattarola ha poi annunciato che domani mattina Alisa sarà in video conferenza con l’istituto superiore di sanità, “L’ISS è interessato a come la regione ha messo a punto una scheda sulla malattie rare”, ha detto Grattarola.

Giampedrone infine ha fatto il punto della situazione sulla distribuzione delle mascherine: “Ieri abbiamo dato 27900 mascherine alle prefetture, 20100 alle province e ho firmato una distribuzione di 190mila ai comuni per sindaci e servizi essenziali. Le mascherine sono state distribuite al 100% della popolazione dei comuni sotto i 2mila abitanti. Per quanto riguarda il resto, al momento abbiamo consegnato il 38% delle mascherine, circa 100mila al giorno, il 52% a Spezia, il 49% a Savona, il 42% a Sestri Levante e il 30% a Genova”.

L’avviso di Regione Liguria, tramite Filse, sui voucher per l’acquisto delle attrezzature informatiche destina 1,5 milioni agli studenti della scuola statale, 1 milione agli studenti della IeFP, (Istruzione e Formazione Professionale), ITS e corsi di Formazione Professionale e 1 milione agli studenti delle scuole paritarie – fa chiarezza l’assessore alla Formazione Ilaria Cavo rispondendo ai comunicati odierni delle opposizioni – La cifra stanziata da Regione Liguria per le famiglie degli studenti delle scuole pubbliche è la stessa stanziata dal ministero dell'istruzione, sulla quale non mi pare che le opposizioni in Regione abbiano avuto nulla da obiettare rispetto al Governo che rappresentano. Regione Liguria ha voluto dare un supporto aggiuntivo, con un’azione complementare di uguale ammontare proprio perché tiene in dovuta e ampia considerazione gli studenti della scuola pubblica. La nostra misura è complementare e non cumulativa rispetto a quella del Miur: chi avrà il tablet dal Ministero dell’Istruzione non potrà averlo da Regione Liguria questo significa che il totale della disponibilità finanziaria sul territorio per la didattica digitale della scuola pubblica è di 3 milioni di euro"

La decisione di riconoscere un importo pari a 1 milione a favore delle scuole paritarie, che si aggiunge al milione destinato a IeFP, ITS e formazione professionale è dipeso dal fatto che il Governo non ha destinato alcuna risorsa, a parte una quota sui disinfettanti, a questi ragazzi che sono parte integrante del sistema scolastico e di formazione nazionale. La logica è quella della integrazione delle risorse, ma partendo da una sperequazione di base ovvero l’esclusione, nelle risorse ministeriali, di questi studenti. Il nostro obiettivo è quello di garantire pieno diritto allo studio per tutti i nostri studenti. Non ci sono studenti che contano di più e studenti che contano di meno: per noi valgono tutti un bonus massimo di 500 euro (e di 600 euro per i ragazzi disabili), e il riferimento di base per tutte le famiglie è l'Isee e se, a chiusura del bando, saranno avanzate risorse su una graduatoria verranno riversate su un'altra in un meccanismo di riequilibrio che non disperderà risorse. Per quanto riguarda la rimostranza di non aver destinato fondi per i nidi, ricordo all'opposizione che è stata Regione Liguria a presentare un emendamento, confluito tra quelli della conferenza delle regioni, che prevedeva una ìquota bambino' per il sistema dell'infanzia. Ma è stato il loro Governo a bocciarlo” continua Cavo.

"Da domani Genova sarà tappezzata da manifesti per dire un semplice, sentitissimo 'grazie' a tutto il personale sanitario impegnato in uno sforzo enorme fin dall’inizio di questa emergenza. La campagna di affissioni, lanciata da Regione Liguria e Comune di Genova, che ha offerto i suoi spazi gratuitamente, riporterà una serie di immagini ai nostri sanitari impegnati in prima linea scattate nelle ultime settimane dai fotoreporter Marco Balostro e Astrid Fornetti" conclude l'assessore alla Formazione.

Redazione


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