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In Breve

| 22 aprile 2020, 08:12

Coronavirus, Bassetti: "Meno ricoveri e quadri meno aggressivi, ma i pazienti liguri non potranno più curarsi con il Remdesivir"

Il primario di Malattie Infettive del San Martino di Genova specifica che l'Aifa "insieme alla Gilead, ditta produttrice del farmaco, ha approvato solo 10 centri in Italia e la nostra regione è stata esclusa. Sono rammaricato"

Coronavirus, Bassetti: "Meno ricoveri e quadri meno aggressivi, ma i pazienti liguri non potranno più curarsi con il Remdesivir"

“I ricoveri hanno perso di intensità come numeri, ma soprattutto come forza; in questo momento le persone ricoverate presentano  quadri meno aggressivi e imponenti. Oggi stiamo vedendo casi meno complicati. Il trend in discesa". Lo ha detto soddisfatto il primario del reparto di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matto Bassetti intervenuto alla conferenza stampa serale della Regione Liguria.

Secondo quanto dichiarato dal professore Bassetti fino a due-tre settimane fa i pazienti ricoverati  a causa dell'infezione da Covid-19 che avevano necessità di andare in terapia intensiva dovevano essere subito sottoposti alla ventilazione assistita, oggi invece la situazione appare meno complicata. Questa parentesi di soddisfazione ha, però dovuto presto lasciare il posto al rammarico per il primario Bassetti a causa della situazione che riguarda la somministrazione del 'Remdesivir', farmaco utilizzato per l'ebola che ha riscontrato anche un ottimo risultato contro il coronavirus.

"Siamo stati tra i primi centri a ordinare questo farmaco in uso compassionevole- ha aggiunto- oggi ho, però informato l'assessore alla sanità Sonia Viale e alla direzione di Alisa mostrando il disappunto mio e di tutti gli infettivologi liguri poichè nonostante siamo stati tra i primi a richiederlo, per il San Martino avevamo infatti richiesto 21 trattamenti, dopo aver ottenuto l'approvazione da parte del comitato etico regionale alla fine abbiamo trattato solo tre pazienti e tutti e tre hanno dato esito positivo. Nonostante siamo stati tra i primi, il programma compassionevole è stato chiuso e l'Aifa, insieme alla Gilead che è la ditta produttrice del farmaco, ha deciso di approvare 10 centri partecipanti in Italia e nessuno di questi centri è in Liguria. Quindi purtroppo i pazienti della Liguria non potranno ricevere questo farmaco per una scelta effettuata a livello centrare e per questo me ne rammarico molto, soprattutto per i pazienti".

Redazione

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