Un supporto necessario per poter affrontare la ripartenza con serenità, questo secondo Camera di Commercio di Genova che insieme alle Associazioni Regionali di Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Alleanza delle Cooperative - che l’hanno promosso e condiviso - è il senso del bando approvato oggi dalla Regione per sostenere gli investimenti delle pmi per l’adeguamento dei processi produttivi alle attese linee guida nazionali e regionali per la Fase 2 dell’emergenza COVID–19.
Una misura, questa, fortemente richiesta dal Tavolo per l’emergenza economica attivato dall’Assessore Andrea Benveduti con Camera di Commercio e Associazioni di categoria regionali, lo stesso da cui sono nati il fondo di garanzia per finanziamenti bancari di 35 milioni di euro alle mpmi di commercio, turismo e artigianato e il bando da 3,5 milioni di euro di fondi POR/FESR per sostenere smart working e digitalizzazione con contributi a fondo perduto del 60%.
“In Liguria ci sono 110.643 imprese pronte a ripartire e a ridare lavoro a 173.800 addetti – commenta il Presidente della Camera di Commercio Luigi Attanasio - ma sono stremate da un mese e mezzo di lockdown e hanno il timore di non poter affrontare gli investimenti necessari per mettersi a norma con le nuove regole di distanziamento sociale, qualunque esse siano. Con il nuovo bando della Regione gli investimenti - che in alcuni casi sono stati già fatti dopo il 23 febbraio e in altri dovranno essere affrontati dalle imprese appena usciranno le regole della Fase 2 - potranno essere recuperati grazie a congrui contributi a fondo perduto. E mi fa molto piacere che la Regione Liguria si stia orientando sempre più verso il fondo perduto, ribadendo la necessità che il Governo preveda importanti contributi, e non solo finanziamenti, per le imprese. Questa, accanto all’azzeramento delle imposte, è l’unica risposta possibile per superare una pandemia globale”.
“I 10 milioni di euro previsti dal bando – dichiarano i rappresentanti regionali di Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Alleanza delle Cooperative – sono ossigeno per le nostre imprese, che non dovranno preoccuparsi di ulteriori indebitamenti. Chi ha fatto almeno 2mila euro di investimenti potrà ottenere contributi a fondo perduto del 60%, con un tetto massimo di 15mila euro. Gli interventi ammessi comprendono, fra gli altri: igienizzazione e sanificazione degli ambienti di lavoro; acquisto di dispositivi di protezione individuale per la salute e la sicurezza (es. guanti, occhiali, maschere facciali, visiere, tute, cuffie, camici); opere edili, impianti e acquisto di hardware e software per il distanziamento sociale nei luoghi di lavoro; consulenze per piani di sicurezza.