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Economia | 25 aprile 2020, 10:09

Bando regionale per l’adeguamento dei processi produttivi: un aiuto concreto per ripartire

110.600 le imprese liguri pronte a ripartire e oltre 173.800 addetti in attesa di tornare al lavoro

Bando regionale per l’adeguamento dei processi produttivi: un aiuto concreto per ripartire

Un supporto necessario per poter affrontare la ripartenza con serenità, questo secondo Camera di Commercio di Genova che insieme alle Associazioni Regionali di Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Alleanza delle Cooperative - che l’hanno promosso e condiviso - è il senso del bando approvato oggi dalla Regione per sostenere gli investimenti delle pmi per l’adeguamento dei processi produttivi alle attese linee guida nazionali e regionali per la Fase 2 dell’emergenza COVID–19.

Una misura, questa, fortemente richiesta dal Tavolo per l’emergenza economica attivato dall’Assessore Andrea Benveduti con Camera di Commercio e Associazioni di categoria regionali, lo stesso da cui sono nati il fondo di garanzia per finanziamenti bancari di 35 milioni di euro alle mpmi di commercio, turismo e artigianato e il bando da 3,5 milioni di euro di fondi POR/FESR per sostenere smart working e digitalizzazione con contributi a fondo perduto del 60%.

“In Liguria ci sono 110.643 imprese pronte a ripartire e a ridare lavoro a 173.800 addetti – commenta il Presidente della Camera di Commercio Luigi Attanasio -  ma sono stremate da un mese e mezzo di lockdown e hanno il timore di non poter affrontare gli investimenti necessari per mettersi a norma con le nuove regole di distanziamento sociale, qualunque esse siano. Con il nuovo bando della Regione gli investimenti - che in alcuni casi sono stati già fatti dopo il 23 febbraio e in altri dovranno essere affrontati dalle imprese appena usciranno le regole della Fase 2 -  potranno essere recuperati grazie a congrui contributi a fondo perduto. E mi fa molto piacere che la Regione Liguria si stia orientando sempre più verso il fondo perduto, ribadendo la necessità che il Governo preveda importanti contributi, e non solo finanziamenti, per le imprese. Questa, accanto all’azzeramento delle imposte, è l’unica risposta possibile per superare una pandemia globale”.

“I 10 milioni di euro previsti dal bando – dichiarano i rappresentanti regionali di Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Alleanza delle Cooperative – sono ossigeno per le nostre imprese, che non dovranno preoccuparsi di ulteriori indebitamenti. Chi ha fatto almeno 2mila euro di investimenti potrà ottenere contributi a fondo perduto del 60%, con un tetto massimo di 15mila euro. Gli interventi ammessi comprendono, fra gli altri: igienizzazione e sanificazione degli ambienti di lavoro; acquisto di dispositivi di protezione individuale per la salute e la sicurezza (es. guanti, occhiali, maschere facciali, visiere, tute, cuffie, camici); opere edili, impianti e acquisto di hardware e software per il distanziamento sociale nei luoghi di lavoro; consulenze per piani di sicurezza.

Redazione

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