"Siamo al lavoro da mesi per il rientro a scuola di tutte le studentesse e di tutti gli studenti. È una priorità assoluta del Governo perché è una priorità di tutto il Paese. Dal primo settembre le scuole apriranno per chi è rimasto più indietro. Dal 14 riprenderanno ufficialmente le lezioni".
Il ministro dell'istruzione Lucia Azzolina esce allo scoperto dopo i dubbi degli ultimi giorni riguardanti il rientro in classe, confermando la data del 14 settembre che era stata messa in discussione dal Comitato Tecnico Scientifico preoccupato per l'aumento del numero dei contagi.
Il prossimo mercoledì 19 agosto il Cts si occuperà in una riunione proprio di questo tema con al centro proprio il distanziamento sociale tra gli studenti in aula e le difficoltà che alcuni istituti hanno nel garantire il metro di distanza con la condizione sine qua non dell'obbligo di utilizzo della mascherina.
"La scuola ha dato tanto nei mesi più duri dell'emergenza, ora servono responsabilità e consapevolezza da parte di tutti. Dobbiamo rispettare le norme di sicurezza ogni giorno. Dobbiamo tutelare la nostra salute e quella degli altri. È importante farlo per non disperdere i sacrifici di questi mesi. Le scuole non vanno solo riaperte, dobbiamo fare in modo che poi non richiudano. E serve la collaborazione di tutti" ha continuato Azzolina.
"Sull'organico ci sarà qualche innesto, poche unità in più per ciascuna scuola che però non risolvono i problemi. I bidelli saranno pochi, uno o due al massimo, i docenti delle scuole elementari e medie due o tre unità in più. Il problema degli spazi invece è ancora irrisolto, soprattutto per i bambini del nido e della scuola dell'infanzia. Ci sono tanti punti interrogativi, incrociamo le dita" ha spiegato Mario Lugaro, Flc Cgil.














