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Economia | 23 ottobre 2020, 07:18

Come assistere una persona anziana ipomobile

Prestare assistenza a una persona anziana si può rivelare un compito molto impegnativo

Come assistere una persona anziana ipomobile

Prestare assistenza a una persona anziana si può rivelare un compito molto impegnativo sia dal punto di vista dello sforzo fisico che in termini di stress psicologico. È importante non trascurare le necessità del soggetto di cui ci si prende cura, e di conseguenza munirsi di tutti gli strumenti di cui si potrebbe aver bisogno. Ciò consente di ridurre il disagio della persona, che dovendo dipendere dagli altri avverte una sensazione di imbarazzo. Che cosa serve, dunque, per supportare una persona anziana ipomobile e, indirettamente, anche chi la cura?

I prodotti di cui non si può fare a meno

Un letto sollevabile e un deambulatore, per esempio, possono avere un effetto positivo, ma lo stesso discorso si può estendere anche ad accessori solo in apparenza meno importanti: le posate utili per facilitare la presa, giusto per menzionarne uno. La diminuzione delle riserve funzionali che si verifica a mano a mano che si invecchia è una condizione che aumenta il pericolo di avere a che fare con patologie o disturbi, transitori o cronici, che si possono tradurre in una perdita graduale di autonomia. I pannoloni con ali elasticizzate MoliCare Elastic di A Mio Agio costituiscono una delle novità più interessanti del mercato, e sono stati concepiti e messi a punto per andare incontro alle esigenze delle persone costrette a letto o ipomobili che hanno problema di incontinenza.

Come sono fatti e a che cosa servono i pannoloni MoliCare Elastic

Questi pannoloni possono essere scelti in taglie differenti e propongono vari livelli di assorbenza. Comprendere quando è il momento di sostituirli non è complicato: è sufficiente verificare se è scolorito l’indicatore di cambio a tacche. La possibilità di cambiare la persona anziana solo quando ne ha davvero bisogno, e comunque in modo tempestivo, non può che favorire un miglioramento della qualità della vita non solo del soggetto assistito ma anche del caregiver, che va incontro a uno stress fisico minore. I tempi di applicazione del prodotto, inoltre, si riducono del 20%.

Come fare per risparmiare sulle spese di tutti i giorni

Per usufruire della detrazione delle spese mediche è sempre necessario conservare la fattura o lo scontrino fiscale in cui devono essere indicati il prezzo di ogni prestazione o prodotto, il codice fiscale di chi ha pagato e, se si tratta di medicinali, la loro quantità. Ma come si può beneficiare di questo vantaggio per risparmiare sulle spese mediche quotidiane? Possono essere detratte al 19% le spese che si affrontano per l’acquisto o l’affitto dei saturimetri, dei misuratori di pressione o di altre attrezzature sanitarie, così come quelle necessarie per l’assistenza sanitaria di fisioterapisti o infermieri o per le cure mediche. Nel novero delle spese detraibili ci sono anche quelle per le traverse e per i pannoloni (che sono considerati dispositivi medici), per i farmaci e per gli interventi chirurgici.

Le altre spese

La detrazione Irpef del 19%, comunque, si può applicare anche sui costi correlati alla retribuzione di badanti e colf, vale a dire gli addetti all’assistenza di base. In questo caso occorre disporre di una certificazione medica che dimostri che la persona ha bisogno di essere sorvegliata in maniera costante o che non è autosufficiente.

Quali aiuti prevede la legge

I caregiver possono approfittare della legge 104/92, grazie a cui le persone che si prendono cura di un parente anziano hanno la possibilità di essere tutelati e sostenuti nello svolgimento del proprio compito di assistenza. La fruizione dei vantaggi offerti da questa legge, tuttavia, è vincolata al riconoscimento dello stato di handicap grave del malato. A tale scopo è indispensabile inoltre per via telematica all’Inps la richiesta per l’accertamento di invalidità civile. In caso di esito positivo della procedura, l’orario di lavoro del caregiver può essere convertito per due anni da full time a part time, mentre i contributi previdenziali figurativi restano inalterati (come se si proseguisse con il full time). La legge 104, inoltre, sancisce il riconoscimento di giorni di permesso retribuiti e prevede la possibilità che il caregiver rientri tra le categorie protette.

Come essere bravi caregiver

Prendersi cura di sé stessi è il primo passo da compiere per prendersi cura degli altri in base ai loro bisogni. A questo scopo, può essere utile impostare e prevedere una routine quotidiana, preziosa per limitare lo stress della persona a cui si presta assistenza. Ciò vuol dire, per esempio, programmare le attività che devono essere svolte in casa e fuori, ma anche pianificare le visite mediche e le altre attività più impegnative nelle ore della giornata in cui l’anziano è più reattivo. Il regime alimentare, poi, deve essere variato; può essere utile stabilire in anticipo un menù settimanale, in modo da non essere costretti a preoccuparsi di questo aspetto tutti i giorni. La routine permette di ottimizzare i tempi e, quindi, di godere di più momenti di pausa e relax.



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