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Politica | 25 ottobre 2020, 14:02

Conte: "Nuovi sacrifici per evitare un secondo lockdown che il Paese non potrebbe permettersi"

Il premier ha annunciato nuove misure di sostegno economico per le categorie più colpite dalle nuove restrizioni

Conte: "Nuovi sacrifici per evitare un secondo lockdown che il Paese non potrebbe permettersi"

In questi minuti il premier Conte sta rispondendo alle domande dei giornalisti dopo aver enunciati i punti salienti del nuovo DPCM, che impone nuove e pesanti restrizioni in chiave di contenimento dei contagi da Covid-19.

Il governo – ha argomentato il premier – si è dato un obbiettivo chiaro: tenere sotto controllo la curva epidemiologica, solo così potremo gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti. Gestire la pandemia significa anche scongiurare un secondo lockdown generalizzato, come quello avvenuto in primavera: il Paese non può più permetterselo. Significa anche tutelare la salute ma al contempo preservare l’economia”.

Di qui la necessità – ha proseguito – di introdurre nuove misure più restrittive, che entreranno in vigore alla mezzanotte e rimarranno in vigore fino al 24 novembre. Bar e attività di ristorazione chiuderanno alle 18, festivi compresi, ma dopo quell’ora potranno effettuare attività da asporto e consegne a domicilio. Ai tavoli dei ristoranti potranno sedere al massimo 4 persone, salvo si tratti di nuclei familiari più numerosi. Vietato consumare cibo e bevande nelle strade pubbliche dopo le 18”.

Disposte le chiusure anche di palestre, piscine e altri contesti di aggregazione sportiva, così come teatri,cinema, sale da concerto. “Una decisione che è risultata per noi particolarmente difficile poiché il mondo della cultura è in sofferenza da mesi”, ha commentato Conte. Non saranno più consentiti neppure i festeggiamenti connessi a cerimonie civili e religiose.

Per scuole secondarie di secondo grado, incremento della didattica a distanza nella misura del 75%, incentivi al ricorso allo smartworking nella pubblica amministrazione, “raccomandato fortemente” anche per le aziende private. “Non abbiamo introdotto un coprifuoco – ha precisato il premier –, parola che non amiamo, ma invitiamo a muoversi solo per reali ed inderogabili esigenze e non invitare a casa persone che non fanno parte del nucleo famigliare”.

Questa pandemia sta provocando rabbia, frustrazione e sta creando disuguaglianze che si sommano a quelle esistenti. Mi rendo conto dei sacrifici che stiamo chiedendo ad alcune categorie quali ristoratori, proprietari di palestre e piscine ma anche agli artigiani che stanno risentendo di gravi perdite. Sono già pronti gli indennizzi per quanti verranno penalizzati da queste nuove norme, mediante contributi a fondo perduto. I ristori arriveranno direttamente sui conti correnti degli interessati, con bonifico bancario da parte dell’Agenzia delle Entrate”.

Scendendo più nel dettaglio, Conte ha affermato che “arriveranno nuovi contributi a fondo perduto, nuovi crediti di imposta, cancellata la seconda rata IMU, confermata la cassa integrazione, offerta indennità mensile una tantum per gli stagionali di turismo, spettacolo e non mancheranno misure di sostegno alla filiera agroalimentare. Chi sarà costretto a ridurre o sospendere la propria attività, potrà giovarsi di un supporto economico che gli consentirà di superare le prossime settimane”.

Se tutti rispetteremo le norme – ha concluso –, potremo successivamente ridurre le misure e affrontare dicembre e le festività con maggior tranquillità. L’Italia la scorsa primavera ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un grande Paese: ce l’abbiamo fatta allora e ce la faremo anche adesso. Un Paese che è stato grande una volta, è grande sempre”.

Gabriele Massaro


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