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Non c’è pace per il settore fieristico dopo gli ultimi provvedimenti presi dal governo per fronteggiare la pandemia.
La crisi deriva dal sostanziale impedimento all’esecuzione di qualsiasi fiera, comprese quelle che coinvolgono un ristretto numero di persone.
Gli ambulanti del settore sono preoccupati perché non vedono una risoluzione del problema in tempi brevi.
Riccardo Capuana, membro del direttivo Aval (Associazione venditori ambulanti liguri), afferma: “Si sta impedendo di lavorare ad un’intera categoria che sta ancora attendendo risposte dall’amministrazione regionale circa le concessioni; la scadenza è il 31 dicembre e non sappiamo ancora se i rinnovi saranno automatici o ci saranno bandi camuffati da Bolkestein che è una direttiva atta a favorire la libera circolazione dei servizi e l’abbattimento delle barriere tra i vari Paesi”.
Non ci sono solo le preoccupazioni dettate dal Dpcm, ma anche dal dubbio circa le modalità con cui saranno rinnovate le concessioni: “Non si può continuare ad investire soldi personali per andare avanti - continua Capuana - senza avere nemmeno conferme sulle concessioni; tutto ciò crea un’instabilità totale”.
Inoltre non si deve dimenticare che il Natale è fonte di notevoli incassi per il settore fieristico e il mercato ambulante: qualora intervenissero provvedimenti più restrittivi proprio nel periodo natalizio, la situazione diverrebbe insostenibile.
In virtù di questa considerazione gli ambulanti chiedono al più presto risposte dal presidente della regione Toti e dall’assessore allo Sviluppo Economico Benveduti.
Capuana conclude: “Noi come Aval abbiamo già scritto alle istituzioni in merito al rischio che il settore si estingua o venga gestito in maniera irregolare”.
Chiara Manganaro