Quella gru, nel cuore della delegazione, fa ormai parte dell’arredo urbano. Solo che non è un’installazione di arte contemporanea, magari. Semmai, è un monumento poco bello e ancor meno buono al degrado, all’abbandono, alla testimonianza di un progetto nato male e finito peggio.
Siamo in via Pavia, nello spazio esterno del Cinema Eden, dove un tempo sorgeva quella bellissima arena estiva che ha fatto da location a moltissime stagioni di film all’aperto. Poi, ormai troppi anni fa, qui arrivò il cemento, arrivò quel mega progetto dei box: e la zona fu rivoluzionata, la delegazione fu rivoluzionata, persino la viabilità fu rivoluzionata. Ne fecero le spese gli alberi, ne fece le spese il cinema, ne fanno le spese da immemore tempo tutti i residenti, che sono costretti a vedere questo ‘cratere’, questo tratto di incompiutezza e di vergogna ogni qual volta si affacciano dalle loro finestre.
La domanda è sempre la stessa. Finiranno mai questi maledetti lavori? Verrà mai rimosso questo cantiere? Tante sono le risposte succedutesi nel corso del tempo, con un comune denominatore: il progetto è andato a ramengo dal punto di vista finanziario, probabilmente perché nato in maniera ‘monstre’ e sin da quasi subito rivelatosi insostenibile.
Così siamo giunti all’impasse più totale. Del caso, anche dietro sollecitazione di alcuni residenti, che non si sono mai arresi (e meno male) a vedere questo schifo sotto alle loro case, è tornata a occuparsi la politica. Nei giorni scorsi, il consigliere comunale del Partito Democratico, Alessandro Terrile, ha depositato sul tema un’interrogazione. Secondo Terrile, “il cantiere, aperto a Pegli nel 2012, è fermo da circa tre anni, con conseguente abbandono dell’area e perfino della gru ancora montata. Quali azioni intende porre in essere la civica amministrazione per garantire il decoro del quartiere e la sicurezza dei cittadini?”.
A rispondere, per iscritto, è stata ieri Simonetta Cenci, assessore comunale con deleghe all’Urbanistica e ai progetti di riqualificazione, che ha fornito delle prospettive sinora inedite. La rappresentante della Giunta Bucci ricorda che “lo scorso mese di maggio era stato rilasciato un nuovo titolo edilizio poiché la società Eden e i finanziatori, la società Aquileia, lo richiedevano per poter riprendere e portare a termine i lavori. Ma, per contrasti poi sorti tra gli stessi, e quindi il mancato finanziamento dell’operazione, i lavori non sono proseguiti”.
Secondo l’assessore Cenci, il Comune “a tal punto, ha avviato la procedura per poter attuare l’escussione delle fidejussioni a garanzia della realizzazione delle opere di interesse generale: il nuovo cinema all’aperto e le opere alla rotatoria. A settembre la Curia ci ha comunicato che sta valutando l’ipotesi di subentrare ai Padri Benedettini e portare a termine le opere di interesse generale, vista la rilevanza che avrebbero comunque per la comunità. La Curia, quindi, sta attualmente valutando i costi e la sostenibilità economica dell’intervento e una risposta definitiva la si dovrebbe avere entro un mese. Nel frattempo, la società Eden ci ha comunicato che sta riattivando l’allaccio Enel per proseguire i minimi lavori di messa in ordine dell’area”.
E se, a questo punto, anche la Curia dovesse tirarsi indietro? Saremmo al punto di partenza. Forse avevano ragione tutte quelle persone che, anni fa, scesero in piazza per manifestare contro a questo progetto. Ma questa è ormai un’altra storia. Ora siamo ai tempi del ‘tappullo’. Se così dev’essere, almeno che sia dignitoso. E, soprattutto, rapido. Perché non se ne può veramente più.
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Politica | 05 novembre 2020, 18:16
Pegli, la Curia valuta di subentrare nel cantiere dell’ex cinema Eden
Lo comunica l’assessore comunale all’Urbanistica Simonetta Cenci rispondendo a un’interrogazione da parte del consigliere del Partito Democratico Alessandro Terrile. “Si sta valutando la sostenibilità economica delle opere d’interesse generale”; intanto la società Eden è pure senza corrente elettrica
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