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Politica | 19 dicembre 2025, 15:30

Riforma sanità, le nomine slittano alla prossima settimana. Piana: "Scelta funzionale alla volontà di presentare un quadro completo”

Nel corso della conferenza stampa di fine anno della Lega, con il viceministro Edoardo Rixi e la consigliera comunale Paola Bordilli, il consigliere regionale Alessio Piana è intervenuto sul rinvio delle nomine dei direttori generali: "C'è la volontà di indicare non solo i direttori, ma anche i componenti dei collegi sindacali"

Riforma sanità, le nomine slittano alla prossima settimana. Piana: "Scelta funzionale alla volontà di presentare un quadro completo”

Una conferenza stampa di fine anno lunga e articolata, quella tenuta nella mattinata di oggi, venerdì 19 dicembre, dal viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi insieme agli amministratori locali della Lega. Accanto a lui la consigliera comunale Paola Bordilli e il consigliere regionale delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana, chiamati a fare il punto su un 2025 intenso e sulle prospettive che si aprono per il 2026.

Sul tavolo, molti dei temi che hanno segnato il dibattito politico degli ultimi mesi: riforma della conferenza dei sindaci, politiche per l’entroterra, sviluppo economico, bilancio del Comune di Genova, sanità e nomine ai vertici delle aziende e la contestata tassa d’imbarco portuale. Un quadro ampio, che ha restituito l’immagine di una Lega intenzionata a rilanciare la propria presenza sul territorio e a rivendicare una visione alternativa rispetto alle scelte delle amministrazioni di centrosinistra.

Sanità e nomine, Piana: “Prima il quadro completo, poi le scelte”

Il tema sanitario è stato affrontato da Alessio Piana, che ha chiarito le ragioni del rinvio delle nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie liguri, previste ma non formalizzate nei giorni scorsi: “Nei prossimi giorni, già dalla prossima settimana, si andrà a definire l’assetto complessivo”, ha spiegato, sottolineando come il rinvio sia stato “funzionale alla volontà di presentare un quadro completo”.

Secondo Piana, la scelta è legata anche alla necessità di coordinare il passaggio con i ministeri competenti: “C’è la volontà di indicare non solo i direttori, ma anche i componenti dei collegi sindacali da nominare in via transitoria, per poi arrivare a una comunicazione formale e completa al Ministero dell’Economia e al Ministero della Salute”.

Nel suo intervento, Piana ha collegato il tema delle nomine all’attuazione della riforma sanitaria regionale approvata nelle ultime settimane: “In questo periodo abbiamo approvato la riforma della sanità e chiuso il bilancio regionale: era necessario perfezionare questi provvedimenti prima di procedere”, ha spiegato.

Un passaggio chiave riguarda il rafforzamento della sanità territoriale: “Stiamo affrontando anche la questione dell’inquadramento dei medici di medicina generale in funzione del loro impiego nelle strutture territoriali di prossimità”. Un processo che, secondo il consigliere regionale, richiederà una fase di accompagnamento e deroghe operative, ma che rappresenta uno snodo fondamentale per ridurre le distanze tra cittadini e servizi, soprattutto nelle aree più periferiche.

Piana ha poi ricordato come nel corso dell’ultimo anno la Liguria sia passata da quattro a otto aree interne riconosciute: “Questo significa avere strumenti in più per sviluppare strategie che riguardano non solo la sanità, ma anche la scuola, il trasporto scolastico e i servizi alla persona”. Un riconoscimento che, ha sottolineato, consente di intervenire in modo più mirato sulle fragilità strutturali dell’entroterra.

Rixi: risultati politici, territorio e rilancio della Lega

Ampio l’intervento del viceministro Edoardo Rixi, che ha tracciato un bilancio dell’azione della Lega tra Regione, Comune e livello nazionale. “Arriviamo da due risultati importanti alle elezioni provinciali, prima a Genova e poi a Imperia”, ha ricordato, citando il successo del sindaco di Ventimiglia come il più votato in provincia di Imperia.

Un dato che, secondo Rixi, conferma la strategia del partito: “Valorizzare l’entroterra e tutte quelle amministrazioni che non sono capoluogo, ma che governano territori complessi, con forti differenze tra popolazione residente e presenza turistica”. Un tema che torna anche nella richiesta, rivolta al livello nazionale, di maggiori risorse infrastrutturali e servizi adeguati per l’Appennino e la riviera.

E ancora: “Abbiamo depositato una proposta che supera l’automatismo per cui sono sempre i sindaci dei capoluoghi a rappresentare i territori”. L’obiettivo, ha spiegato, è quello di garantire un voto più equo e una rappresentanza reale delle comunità più piccole: “Oggi molte realtà faticano, ma rappresentano una capacità di resilienza fondamentale per un territorio complesso come quello ligure”.

Il no alla tassa d’imbarco: “Misura discriminatoria”

Uno dei passaggi più duri dell’intervento di Rixi ha riguardato la tassa d’imbarco portuale introdotta dal Comune di Genova. “Non condividiamo questa imposta: presenta problemi di riscossione e crea disparità evidenti”, ha detto, spiegando come penalizzi chi vive fuori dal capoluogo ma utilizza il porto per lavoro o necessità.

Secondo il viceministro, il rischio è duplice: da un lato colpire lavoratori e pendolari dell’entroterra, dall’altro rendere meno competitivo lo scalo genovese rispetto a porti come Savona. “Si rischia di aumentare traffico ed emissioni, esattamente l’opposto degli obiettivi dichiarati”.

Bordilli: “Bilancio ingiusto, aumentano le tasse e si smentisce il buco”

Sul fronte comunale, Bordilli ha attaccato frontalmente il bilancio approvato dalla giunta Salis: “Oggi si è votata una brutta pagina per la città”, ha dichiarato, parlando di un documento “ingiusto, calato dall’alto e privo di reale condivisione”.

Secondo Bordilli, il bilancio smentisce mesi di narrazione su un presunto buco nei conti comunali: “Il Comune chiude con un avanzo di 9 milioni di euro: devono spiegare perché per mesi hanno parlato di emergenza finanziaria”. Un dato che, ha sottolineato, stride con l’aumento di tasse come Irpef e imposta d’imbarco.

La consigliera leghista ha poi puntato il dito contro il rinvio di numerosi interventi di manutenzione e lavori pubblici diffusi sul territorio, in particolare su scuole e cimiteri: “Interventi già programmati sono stati posticipati al 2027: avevamo chiesto di riportarli al 2026”. Bordilli ha rivendicato anche il lavoro del gruppo consiliare della Lega, che ha presentato il maggior numero di emendamenti e ordini del giorno.

Infine, la consigliera ha denunciato quello che ha definito “un approccio ideologico” da parte della maggioranza, citando il parere negativo su un ordine del giorno contro una specifica forma di violenza psicologica sulle donne: “Non c’era nulla di non condivisibile, eppure è stato bocciato per motivazioni ideologiche”. Un episodio che, secondo la consigliera, rappresenta “l’ennesima dimostrazione dell’incoerenza della giunta Salis rispetto alle promesse fatte ai cittadini”.

F.A


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