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Politica | 20 febbraio 2021, 12:25

Il Partito Comunista Italiano su Arcelor Mittal: "Lo stato intervenga con tutti i mezzi necessari"

"La produzione di acciaio va difesa come ambito essenziale per la sovranità dell’Italia"

Il Partito Comunista Italiano su Arcelor Mittal: "Lo stato intervenga con tutti i mezzi necessari"

"Tutti i cittadini italiani hanno potuto conoscere in quest’ultimo anno cosa significhi vivere un tempo di emergenza, con una pandemia che continua a mietere vittime e costringe a molte rinunce", scrive la segreteria Partito Comunista Italiano Federazione di Genova in una nota stampa.

"Tuttavia non bisogna ripararsi dietro alla situazione eccezionale, perché molto di quel che stiamo soffrendo è frutto di decenni di 'normalità': decenni di politiche rinunciatarie da parte dello Stato, spesso traducendosi in svendita di settori strategici e produttivi a grandi capitali privati, con gravi conseguenze per le condizioni delle classi lavoratrici - si legge ancora nel documento -. Anche in questi mesi, anche in piena emergenza, queste politiche persistono e minacciano di danneggiare la società: il caso della siderurgia italiana è un triste esempio, dove i lavoratori sono ostaggi di multinazionali insensibili a tutto se non al proprio tornaconto, dove lo Stato è periodicamente offeso da promesse non rispettate, dove i governi svolgono un ruolo di semplice elemosina.

Eppure tanto la Costituzione quanto le leggi permettono allo Stato un potere di intervento rilevante. Arcelor Mittal nuovamente sembra tentennare sul mantenimento dei complessi ex-Ilva. Quella stessa multinazionale che da anni non ha preso decisioni nette per avviare un contrasto all’inquinamento industriale, che tanto nuoce alle popolazioni vicine agli impianti, pur avendo ricevuto sostegno finanziario e molti solleciti".

"Dunque la situazione è grave, ma non nuova - si legge in conclusione della nota stampa -. Lo Stato intervenga con tutti i mezzi necessari per programmare e garantire la massima occupazione, la massima sicurezza e la migliore produzione, perché è interesse strategico e sociale che non può essere trascurato. Non è strano che lo Stato possa pianificare e fare economia, questo bisogna ricordarlo. La produzione di acciaio va difesa come ambito essenziale per la sovranità dell’Italia. La classe operaia deve essere rispettata ed ascoltata".

Redazione


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