'Per mano': una rassegna online ci porta dentro il mondo dei manicomi

Salvare dall’oblio il patrimonio manicomiale fatto di arte, ricordi, immagini, cultura. Con questo obiettivo Giacomo Doni, fotografo e blogger toscano impegnato nella tutela della storia manicomiale, ha dato vita alla rassegna ‘Per mano’, per accompagnare le persone dentro alcune pagine della storia manicomiale italiana (e non solo) attraverso una piattaforma streaming. L’idea di un ciclo di eventi online è nata durante il primo lockdown “come risposta all’isolamento culturale che stiamo vivendo a causa della pandemia”, spiega Doni.

Le storie coinvolgeranno otto città appartenenti a quattro diverse regioni italiane, tra cui anche la Liguria che sarà protagonista in tre date dei dieci appuntamenti in programma: mercoledì 10 marzo dall’ex Ospedale Psichiatrico di Quarto sarà trasmesso online un reading a cura di Mirco Bonomi e Anna Solaro, del Teatro del’Ortica, dedicato ad Armando Misuri, ex paziente psichiatrico, ricoverato negli anni ’70 per diverse volte nel manicomio di Quarto e dimesso definitivamente nel 1974 dopo essere stato dichiarato clinicamente guarito.

I due attori daranno voce a Misuri leggendo dei brani tratti dalla sua autobiografia, ‘Quando le cose si dimenticano riaccadono’, accompagnati dalla musica di Marcello Liguori.

Il 17 marzo ci si sposta a Cogoleto, uno dei manicomi più estesi d’Italia, che ospita nella chiesa interna gli affreschi realizzati da Gino Grimaldi durante la sua permanenza lì. Qui andrà in scena una pièce dedicata alle opere del pittore dal titolo ‘Addio mia arte’.

Si ritorna a Quarto il 27 marzo con una visita virtuale all’Istituto delle materie e delle forme inconsapevoli dove sono custoditi preziosi e unici contributi di Art brut, l’arte spontanea, realizzati negli anni dai pazienti dell’ex psichiatrico. Tutti gli incontri sono fruibili online e sarà possibile accedervi tramite donazione (il calendario completo a questo link dove è possibile anche fare la donazione), parte del raccolto sarà devoluto a sostegno “degli 'attori della memoria’: associazioni, gruppi o realtà che hanno creato gli eventi”.

Entrare nel mondo dei manicomi è un po’ come rompere una barriera, un muro: “Quando ho scoperto il mondo manicomiale facendo le prime foto al manicomio di Volterra rimasi folgorato. Sono nato due anni dopo la riforma e questo universo mi era sconosciuto. Entrandoci dentro ho scoperto che quei luoghi erano una barriera che divideva due mondi e che ha portato all’esclusione di una determinata fascia di persone dalla società; all’interno ho trovato dinamiche che tutt’oggi ci portiamo dietro: i criteri di esclusione sono rimasti radicati e lo stigma stesso, nonostante siano passati più di 40 anni dalla riforma Basaglia, è ancora radicato nella testa delle persone”.

Doni è entrato in questo mondo ‘in punta di piedi’ e ora ‘Per mano’ e, con la stessa delicatezza, vuole condurre altre persone a scoprirlo attraverso testi inediti, storie difficilmente accessibili e una comunicazione innovativa.

Infatti, oltre agli appuntamenti liguri, ci sarà una visita virtuale all’ex ospedale psichiatrico di Lucca, una lettura di lettere di pazienti mai spedite e rappresentazioni teatrali: “Mi occupo dal 2006 di tutela della memoria manicomiale e quando è scoppiata la pandemia ho temuto che tutto questo patrimonio culturale, non potendosi incontrare, potesse disperdersi. Così ho pensato a degli appuntamenti online con una formula sperimentale per veicolare queste storie, senza assolutamente volermi sostituire a cinema o teatro, ma per creare gruppo e scambiarsi commenti, opinioni, informazioni”. E non disperdere quello che questi luoghi ancora oggi hanno da trasmetterci.