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Attualità | 22 marzo 2021, 16:41

Acquedotto storico di Genova: due new entry nella Federazione delle associazioni ed avvio di un dialogo col Comune per il restyling

Dopo l’adesione da parte del Centro studi sotterranei ora entrano anche lo Speleo club Gianni Ribaldone-Genova e il TrashTeam; mentre si lavora ad un progetto per la riqualificazione

Acquedotto storico di Genova: due new entry nella Federazione delle associazioni ed avvio di un dialogo col Comune per il restyling

La Federazione delle associazioni dell’acquedotto storico di Genova cresce ancora e, dopo l’adesione da parte del Centro studi sotterranei, altre due realtà si legano al gruppo nato a febbraio dell’anno scorso per promuovere e tutelare la via dell’acqua, passando da 15 a 17 associazioni che hanno deciso di mettersi in gioco per il bene di questo manufatto: le new entry sono lo Speleo club Gianni Ribaldone-Genova e il TrashTeam.

La prima è un’associazione speleologica storica, nata nel 1970, ed incardinata nel Cai Ule, sottosezione di Sestri Ponente, e ha già un legame con l’acquedotto: il suo presidente, l’archeologo Henry De Santis, ha individuato un tratto d’epoca romana a San Gottardo e in passato s’è anche occupato della documentazione e rilievo di alcuni tratti seicenteschi dell’acquedotto a Molassana.

L’altra è una giovanissima realtà formata da giovani che hanno a cuore l’ambiente: il TrashTeam è nato nel 2019 con un messaggio su un gruppo whatsapp creato dall’attuale presidente Michelle Milici sull’onda della #trashtagchallenge che s’era diffusa all’inizio di quell’anno; la loro mission iniziale puntava a ripulire il torrente Bisagno che porta con sé una quantità incredibile di rifiuti gettati da chi lo usa come discarica, coinvolgendo studenti universitari e giovani. Nel tempo ha sviluppato veri e propri progetti di sensibilizzazione ambientale su tutto il territorio, hanno dedicato molte delle loro mattine a ripulire il Bisagno senza perdere però di vista altre necessità della zona su cui lavorare.

“Questi nuovi ingressi - dichiara il presidente della Federazione Giovanni Zai - dimostrano il dinamismo di questa realtà, e sono decine i progetti in cantiere e quelli realizzati che destano l’interesse non solo della pubblica amministrazione ma anche di privati”. Nata ufficialmente il 13 febbraio 2020 dalla convergenza di numerose associazioni del territorio, la Federazione si occupa di tutelare, salvaguardare (anche attraverso interventi di micro-manutenzione diffusa) e valorizzare l'antico acquedotto storico di Genova: “Un bene culturale d’inestimabile valore e che ha grandi potenzialità” aggiunge Zai che con la Federazione ha anche lanciato una petizione per chiedere al comune di Genova un finanziamento di due milioni di euro per la riqualificazione e messa in sicurezza del percorso perché la sola buona volontà, con impiego di tempo ed energia dei volontari, non è sufficiente per risolvere alcuni problemi strutturali del percorso che necessitano d’investimenti.

A tal proposto la Federazione ha avuto un incontro online col sindaco Marco Bucci: “È stato d’accordo nell’elaborare un progetto per il restyling dell’acquedotto e a breve, quando il progetto sarà pronto verrà fatta una videoconferenza per esaminarlo insieme alla Federazione e ci ha dato rassicurazione che, partendo dalle priorità che indicheranno i tecnici, si potrà procedere con l’esecuzione in quanto le risorse finanziarie ci sono”.

Rosangela Urso

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