Quaranta giorni offline: il video racconto del rapper Mike FC

Seppellisce il suo smartphone per quaranta giorni e nel frattempo scoppia la pandemia: è ciò che è successo al rapper genovese Mike FC che ha trasformato quest’esperienza surreale in un docu-video che uscirà sul suo canale youtube il 2 aprile; l’idea di seppellire letteralmente il cellulare al rapper è nata a partire da una domanda: “Come sarebbe la vita senza telefono, internet, tv, computer ed orologio in un luogo in mezzo alla natura?”.

E andando alla ricerca della risposta ha deciso di vivere ‘40 giorni offline’ (diventato il titolo del suo video) isolato e senza alcun mezzo di comunicazione, da solo e senza tecnologia, nell’entroterra genovese. Già l’idea, che ha il sapore di una sfida, di per sé è avvincente, ma ad averla resa ancor più particolare c’è di mezzo la pandemia: “Sono partito per l’entroterra il 3 marzo dell’anno scorso e quando ho sotterrato il telefono sapevo che le scuole in Liguria, chiuse poco tempo prima, avrebbero riaperto nel giro di qualche giorno e che il Covid non era considerato preoccupante”.

Con questa consapevolezza, e deciso ad isolarsi nell’entroterra per il suo esperimento, va a vivere in un rifugio raggiungibile solo a piedi e senza strumenti di comunicazione; a sapere che il Covid era diventata una pandemia a livello mondiale e che le cose non erano come le aveva lasciate lo scopre solo grazie ad un paio di escursionisti che facevano trekking nella zona. Nonostante ciò continua a lasciare il cellulare sottoterra e va avanti col suo esperimento d’isolamento dalla tecnologia e in quei quaranta giorni ha filmato la vita quotidiana, ha descritto le sensazioni vissute, le scoperte e gli esperimenti.

Ultimato il suo lavoro ha racchiuso queste esperienze in un videoracconto che sarà pubblicato sul suo canale youtube il 2 aprile, poco prima di Pasqua: una data non casuale in quanto proprio alla vigilia di Pasqua dello scorso anno Mike disseppelliva il suo smartphone e faceva ritorno alla ‘civiltà’, un rientro che l’ha catapultato in un mondo totalmente diverso da quello che aveva lasciato e da quello che aveva vissuto durante le registrazioni nell’entroterra. Il risultato di quei quaranta giorni è ora un videoracconto in cui il protagonista spiega come disconnettersi ed ascoltare i suoni della natura possa aiutare a riconnettersi con se stessi, riscoprendo valori come la semplicità, il rispetto per la vita e l’accettazione del proprio corpo.

Un periodo che è stato prolifico anche a livello musicale durante il quale ha scritto sei canzoni che costituiscono il suo nuovo progetto musicale dall’esplicativo titolo 'Messaggio’: “Perché staccare da un mondo che spesso va troppo veloce può essere occasione di riscoperta della propria creatività e dell’essenza talvolta soffocate da ciò che pensiamo che il mondo s’aspetti da noi” dice il rapper.