Viadotto Bisagno, assessore Piciocchi: "Sono fiducioso che una soluzione arriverà"

Il caso degli abitanti che vivono sotto il viadotto Bisagno arriva in Consiglio comunale dove il consigliere di Forza Italia Guido Grillo e Stefano Giordano del Movimento 5 Stelle chiedono quali segnalazioni e provvedimenti sono stati presi nei confronti della società Autostrade in merito alle criticità del ponte autostradale dopo la cadute di lamiere e quali azioni sono previste per garantire l’incolumità dei cittadini residenti nelle abitazioni coinvolte dal crollo di materiali dal viadotto.

A rispondere l’assessore Pietro Piciocchi che si dice fiducioso nell’arrivo di una soluzione: “Siamo in attesa di comunicazioni da parte del ministero circa i ristori per gli abitanti di via delle Gavette che vivono questa situazione molto difficile; a settembre dell’anno scorso abbiamo chiesto con due lettere al ministero chiarimenti sulle risorse e come attivarle: oggi c’è un nuovo corso e sono fiducioso che una soluzione arriverà. In questi mesi abbiamo anche più volte interpellato Autostrade su questi interventi e ho dato avvio al tavolo con tutti i soggetti interessati per valutare lo stato dei lavori”.

Gli abitanti di salita delle Gavette, una cinquantina di persone, invece sono esasperati e in una articolo su ‘La voce di Genova’ avevano chiesto a gran voce, con la paura ancora negli occhi di quelle lamiere di circa 20 chili che volavano sulle loro teste, un trasferimento immediato e definitivo di coloro che vivono sotto il viadotto: “Chiediamo che le istituzioni, sia liguri che nazionali, si mettano al nostro fianco per difendere un diritto costituzionale, quello all’incolumità e alla vita, difendendo i cittadini nei confronti delle inadempienze di Autostrade” aveva chiesto Chiara Ottonello del ‘Comitato abitanti sotto il ponte Bisagno’; e anche la consigliera comunale Cristina Lodi chiedeva al Comune di “sollecitare Autostrade di mettere i soldi per pagare nuove case a chi vuole spostarsi e per tutelare la sicurezza delle persone”.

Ora arriva la risposta di Piciocchi che oltre a dirsi fiducioso aggiunge: “Il Comune s’è subito attivato perché si verificassero le tutele previste dal tavolo del Pris (Programma regionale d’intervento strategico) per risolvere il problema, ci sono state interlocuzioni anche col Municipio grazie all’intervento del presidente Roberto D’Avolio; il Comune di Genova continua la verifica, il controllo e il monitoraggio, e mi rendo disponibile a trattare in maniera approfondita questo argomento in un’apposita commissione consiliare”.