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Eventi | 28 aprile 2021, 15:09

Tornano gli incontri letterari in presenza a Wylab con "Il maggio dei libri in piazza Levante"

Quattro appuntamenti a ingresso libero (ma a prenotazione obbligatoria) per incontrare Ester Armanino, Valeria Corciolani, Manuela Monaco e Raffaella Romagnolo

Tornano gli incontri letterari in presenza a Wylab con "Il maggio dei libri in piazza Levante"

Quattro autrici, quattro stili e quattro storie differenti. Una per ogni settimana. ‘Piazza Levante’ e Wylab salutano il ritorno delle iniziative culturali in presenza con il ciclo ‘Il maggio dei libri di Piazza Levante’: un poker di incontri dal vivo, presso la sede di Wylab in via Davide Gagliardo 7 a Chiavari, che rientra nell’ambito degli appuntamenti de ‘Il maggio dei libri’, la grande rassegna di livello nazionale promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. 

Ospiti di Wylab, per la presentazione dei rispettivi libri, saranno Ester Armanino (7 maggio), Valeria Corciolani (14 maggio), Manuela Monaco (22 maggio) e Raffaella Romagnolo (29 maggio). 

Tutti gli eventi sono a ingresso libero e sono organizzati nel pieno rispetto delle normative anti Covid: è quindi necessario accedere con la mascherina indossata e la prenotazione del proprio posto, sino ad esaurimento, è obbligatoria, utilizzando la piattaforma EventBrite (i singoli appuntamenti saranno lanciati nei prossimi giorni), oppure telefonando al numero 347 2502800. In caso di rinuncia dopo la prenotazione, si raccomanda di avvisare, in modo da rendere il proprio posto nuovamente disponibile per altre persone interessate. 

Chi volesse seguire online, lo potrà comunque fare, grazie alle dirette YouTube che saranno visibili sulla pagina di ‘Piazza Levante’

A condurre le interviste saranno Alberto Bruzzone (con Ester Armanino e Manuela Monaco) e Goffredo Feretto (con Valeria Corciolani e Raffaella Romagnolo). Letture a cura dell’attrice Lucia Caponetto

Al termine degli incontri, sempre nel rispetto delle norme di distanziamento, sarà possibile acquistare le copie dei libri e le autrici saranno disponibili per il firmacopie.

Venerdì 7 maggio 2021, ore 18 - Ester Armanino presenta ‘Contare le sedie’ (Einaudi). Intervista di Alberto Bruzzone, letture di Lucia Caponetto. 

Venerdì 14 maggio 2021, ore 18 - Valeria Corciolani presenta ‘Il tempo fa le pietre’ (Amazon Publishing). Intervista di Goffredo Feretto, letture di Lucia Caponetto. 

Sabato 22 maggio 2021, ore 18 - Manuela Monaco presenta ‘Per colpa di una merendina’ (Edizioni Esperidi). Intervista di Alberto Bruzzone.

Sabato 29 maggio 2021, ore 18 - Raffaella Romagnolo presenta ‘Di luce propria’ (Mondadori). Intervista di Goffredo Feretto.

 

Le schede

‘Contare le sedie’ (Einaudi) - L’esercizio più difficile è trovare la forza di dire semplicemente “questa sono io”, mettere insieme i pezzi, e riconoscersi intera. Sembra una cosa ovvia, ma ogni ragazza sa che è una conquista. La bambina la cui prima parola è stata “betoniera”, la studentessa che si appassiona ai numeri per amore di un surfista, la donna che scopre il desiderio di maternità dopo un incontro con le orche - sono tutte istantanee parziali, capaci di catturare l’essenza. La vita di una donna possiamo guardarla come un fiume che corre, o fermarla in corsa per saggiare ogni volta la trasformazione. È quello che fa Ester Armanino in questo libro curioso nella struttura, profondamente caldo. Un tassello dopo l’altro, il quadro si compone e il ritratto che ne viene fuori è tenacemente vivo, tridimensionale, fatto di attese, fughe, perdite, incontri, capacità di costruire, solitudine, fondamenta. E così, come in quel gioco delle sedie che si faceva da bambini, sottraendo un pezzo alla volta, il dolore può diventare una sfida alla pari, l’amore di sé - di tutte le donne che abbiamo dentro - un po’ screanzato e finalmente possibile.

‘Il tempo fa le pietre’ (Amazon Publishing) - All’alba di un giorno di maggio, il corpo di un uomo viene trovato tra i binari della stazione di Chiavari, dilaniato dal treno merci delle 4.43. Quando l’ispettore Jules Rosset si prepara a seguire l’iter richiesto nei casi di suicidio, qualcosa di stonato lo mette in allarme. A complicare la situazione c’è l’Alfonsina, ricoverata in un centro di riabilitazione cardiologica dopo un piccolo intervento. In uno slalom vorticoso tra vedove aspiranti investigatrici, prostitute sensibili e formiche anarchiche, grazie allo sguardo risolutivo di Alma, Jules arriverà alla verità. Ma le ultime settimane hanno scavato in lui un crepaccio tra il ‘prima’ e l’‘adesso’: adesso che ha ripreso in mano la sua vita, adesso che Alma ha fatto la sua scelta, adesso che lui non sa più quello che vuole. Forse ha solo bisogno di tempo, perché, si sa, il tempo fa le pietre, e perciò saprà anche smussare gli spigoli, spazzare i dubbi e arrotondare le attese.

‘Per colpa di una merendina’ (Edizioni Esperidi) - “Non ti amo più”: comincia così, con queste parole, in un giorno d’estate, il percorso doloroso e scomodo di una trentaseienne madre e (ormai ex) moglie. D’altronde, provateci voi, dopo essere state scaricate, a fare 5 km di corsa rabbiosa con un paio di scarpe nuove! La rabbia si gonfia e diventa collera, poi si scioglie in un mare di lacrime e si trasforma in delusione ma anche disinganno e disperazione (tutte con la D?). Ma, ops, ci sono una casa ed un lavoro da mandare avanti, e soprattutto loro, Figlio 1 e Figlia 2, che chiedono baci, serenità e torte al cioccolato. Da ex a single, a tigre del ribaltabile, il passo (a uno) è breve ma, se si balla a piedi nudi sulle note dei The Killers, sorseggiando un Mojito, può diventare una danza emozionante e, udite udite, per certi versi addirittura divertente.

‘Di luce propria’ (Mondadori) - “Me. Scegli me”. In fila con gli altri, Antonio Casagrande sa che la sua preghiera muta non troverà ascolto. Scelgono sempre qualcun altro. È stato così per gli undici anni che ha trascorso al Pammatone, l’orfanotrofio genovese che lo ha accolto appena venuto al mondo, il 13 giugno 1855. E non c’è dubbio che sia per quella pupilla color perla. Chi vorrebbe un bambino difettoso? Invece un bel giorno succede. “Lui”, indica l’omone grondante di pioggia che gli sta davanti. Gli serve un apprendista, poche storie. Nella bottega di Alessandro Pavia, Antonio impara quel che gli servirà a stare al mondo: la magia dell’alfabeto, la passionaccia per la politica, l’amore per la giustizia e soprattutto la nuovissima arte della fotografia. Misture alchemiche, carta albuminata e la luce, la cosa più importante. Il resto glielo spiega madama Carmen, tenutaria di bordello con il cuore spezzato e un gran talento per gli affari. Sono tempi decisivi, quelli, e anche Pavia ha una missione: la folle, visionaria impresa di ritrarre uno per uno i Mille che con Garibaldi fecero l’Italia. A Borgo di Dentro, un pugno di case sulle colline piemontesi, ne ha scovati addirittura quattro. Proprio lì, in un giorno di festa, Antonio scopre il suo potere: liberato dalla benda, potenziato dall’obiettivo della macchina fotografica, l’occhio cieco vede ciò che nessuno può vedere, il destino, l’ineluttabile. È un dono, forse. Secondo Antonio, una maledizione. Sullo sfondo, l’Italia è appena nata e l’orfano del Pammatone si fa uomo attraversando i momenti che trasformano un paese straccione e inconsapevole in una nazione. In mezzo a una folla in rivolta per il pane, Caterina, libera e coraggiosa, lo prende per mano e lo aiuta a capire, mentre le sue visioni si fanno sempre più caotiche e terribili. L’occhio cieco nel mirino, Antonio vede ciò che nessuno vorrebbe vedere, il fango delle trincee nello sguardo dei giovani che inneggiano alla guerra, la fine di chi amiamo. Feroce e implacabile, la morte non smette di sfidarlo. Finché Antonio Casagrande raccoglie la sfida. Con la sua immaginazione potente e una scrittura capace di accogliere il tumulto della realtà, Raffaella Romagnolo ci regala un romanzo civile e intimo al tempo stesso, che assorbe tutti i colori del mondo e ne restituisce la luce.

Le autrici

Ester Armanino è architetto e vive a Genova. Il suo primo romanzo ‘Storia naturale di una famiglia’ (Einaudi 2011) ha vinto il Premio Kihlgren Opera Prima, il Premio Viadana Giovani, il Premio Zocca e il Premio per la Cultura Mediterranea - sezione Narrativa giovani. È fra gli autori di ‘Undici per la Liguria’ (Einaudi 2015). Sempre per Einaudi, ha pubblicato, i romanzi ‘L’arca’ (2016) e ‘Contare le sedie’ (2021).

Valeria Corciolani è nata e vive a Chiavari, con marito, due figli, un geco e un gatto di nome Elwood, in onore del personaggio dei Blues Brothers. Laureata in Belle Arti, lavora come grafica/illustratrice e conduce corsi nelle scuole per avvicinare i bambini all’arte e alla creatività. Si occupa di fotografia, allestimenti e complementi di arredo in eco-design. Zitta zitta, si mette a scrivere e nel 2010 pubblica per Mondadori il suo primo romanzo, ‘Lacrime di coccodrillo’ (riproposto da Emma Books). Nel 2012 si cimenta con il racconto ‘Il Gatto, l’Astice e il Cammello’ (Antologia ‘Giallo Panettone’, Mondadori, ora Emma Books) e si diverte così tanto che ne scrive un altro, ‘Mephisto’ (Antologia ‘Animali noir’, Falco Editore). Con Emma Books pubblica ‘Il morso del ramarro’ (finalista al Premio internazionale di letteratura Città di Como 2015), il racconto ‘Pesto dolce - la ricetta della possibilità’ e ‘La mossa della cernia’. In ‘Il tempo fa le pietre’ tornano la colf e l’ispettore che hanno conquistato i lettori in ‘Acqua passata’, ‘Non è tutto oro’, ‘A mali estremi’, ‘E come sempre da cosa nasce cosa’ e ‘Peggio per chi resta’ (Amazon Publishing).

Manuela Monaco, classe 1981, vive a Genova con i suoi due bambini (e con parecchi sogni che però sporcano meno dei suoi figli), è insegnante presso la scuola per l’infanzia e all’occorrenza speaker in una radio locale. Per questioni personali - di cui potrete conoscere i dettagli leggendo questo libro - e ubbidendo al famoso detto “meglio fuori che dentro” (cit. Shrek 3), nel 2017 dà vita al blog ‘Io parlo da sola’. Dopo qualche tempo si accorge che proprio da sola non è, pertanto si butta a capofitto, e senza paracadute, nella scrittura di un libro pubblicando ‘Racconti surreali per gente normale’ (aut. 2018). Ironica, profonda e con un’ottima conoscenza di come vanno le cose dopo che qualcuno ti dice “Non ti amo più”, decide di berci su e scrivere questo libro e, con esso, un nuovo capitolo della sua vita.

Raffaella Romagnolo è nata a Casale Monferrato nel 1971 e vive sulle colline tra Piemonte e Liguria. Tra i suoi romanzi: ‘La masnà’ (Piemme), ‘Tutta questa vita’ (Piemme), ‘Destino’ (Rizzoli). Con ‘La figlia sbagliata’ (Frassinelli) è stata candidata al premio Strega nel 2016, mentre ‘Respira con me’ (Pelledoca) è stato finalista al premio Strega Ragazze e Ragazzi 2020. I suoi libri sono tradotti in tedesco, francese, olandese, greco, ebraico, arabo e portoghese.

Redazione

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